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Interporto, Filt Cgil sul piede di guerra

Dopo la decisione del Pincio di ricominciare da zero, tornano ad accendersi i riflettori sui problemi della società. Enrico Seri: «Il Comune, invece di valorizzare strategicamente l’impresa, tenta di ostacolarla con ogni mezzo». Dito puntato anche contro l’Ad Bitonte: «Deve avere il coraggio di investire sulle strutture e sulle maestranze»

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CIVITAVECCHIA – Si dice preoccupata la Filt Cgil per la situazione dell’interporto «e soprattutto – spiega dal sindacato Enrico Seri – per la precaria situazione economica e gestionale dell’azienda. Quello che notiamo è il disinteresse della regione Lazio pe rla logistica del territorio. Si continua a parlare, ad esempio, dell’importanza strategica dell’interporto di orte, organizzando convegni anche sul territorio, e si finge di sapere che una struttura qui già c’è». La Filt Cgil giudica poi incomprensibile il comportamento del sindaco Moscherini e della sua giunta «che invece di valorizzare strategicamente un’impresa nata per creare un polmone di sviluppo dell’alto Lazio – ha aggiunto – con una scarsa mobilità o, ad esempio, con il mancato raccordo ferroviario, tenta di ostacolarla con ogni mezzo». In realtà, infatti, è del mese scorso l’annuncio del sindaco Moscherini di voler ripartire da zero con la società, tanto che è stato approvato in Giunta un atto per togliere la concessione all’attuale gestore «per non aver rispettato il piano – aveva spiegato il sindaco Moscherinio – e aver “fatto i furbi” aprendo un contenzioso chiedendo 80 milioni di euro di danni al Comune». Fuori Ferdinando Bitonte, quindi, e poi al via un bando di gara europeo per una nuova convenzione. «Dopo la riduzione della concessione a 30 anni – ha aggiunto Seri – oggi c’è la minaccia di una gara europea. Eppure il Sindaco amministra il 20% delle azioni dell’Interporto, percependo anche uno stipendio: non capiamo questo suo modo di agire. Se avesse una idea sostenibile sul da farsi ce la riferisse; noi siamo anche pronti a condividerla». Ma la Filt critica anche il comportamento del gestore.
«Preoccupa la conduzione dell’azienda – ha sottolineato Seri – invitiamo il presidente Bitonte ad avere più coraggio ad investire sulle strutture dell’azienda, ancora carenti e poco funzionanti, e specie sulle sue maestranze che da anni ormai, a fronte di grandi fatiche, si sacrificano senza ricevere in cambio alcuna gratificazione. Anzi, si è aggiunto il ritardo degli stipendi di questi giorni che ha messo in agitazione lavoratori e sindacato. Se l’episodio dovesse perdurare e ripetersi apriremo una vertenza con Icpl, coinvolgendo necessariamente anche l’amministrazione comunale».  


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