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L'imprenditore denunciato: "Ma quale smaltimento, era solo un regalo"

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TARQUINIA – “Ma quali rifiuti speciali smaltiti in maniera illecita, erano solo tre finestre in alluminio, usate, che io ho regalato ai tre napoletani. Questi, come tanti, me le hanno chieste per montarle su una baracca”. È questa la versione dell’artigiano denunciato l’altro giorno dai carabinieri di Tarquinia per smaltimento di scarti industriali in maniera abusiva. “Qui di illecito non c’è proprio niente – replica l’imprenditore – semplicemente perché non sono sottoposto a norme speciali per donare materiale usato che è perfettamente utilizzabile da altri. Sarei un pazzo a smaltire l’alluminio in maniera gratuita visto che per tale operazione, in verità, sono io a dover essere pagato. È infatti noto che l’alluminio è considerato un materiale molto pregiato e viene pagato molto bene: circa 1,5 euro al chilo. Non è neanche fondata l’accusa di una pratica abituale di smaltimento illecito ”. L’artigiano smentisce dunque la sussistenza di un qualunque reato anche attraverso le parole dell’avvocato difensore: “Non è prevedibile che qualcuno possa caricare alcunché – ribadisce l’avvocato Norberto Ventolini – Sarebbe contrario all’economia dell’azienda. Lo smaltimento in maniera gratuita creerebbe una perdita. Il carabiniere che ha stilato il verbale, in verità, non ha accertato la tipicità dell’attività in questione che non produce attività da smaltire e in ogni caso qualsiasi uscita fuori dal canale istituzionale per l’artigiano in questione sarebbe solo un costo”.


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