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Via Pinelli, la parola alle difese

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CIVITAVECCHIA – Attesa per la decisione del giudice Nespeca in merito al “caso via Pinelli”, che vede indagati per un presunto abuso edilizio i tecnici comunali Francesco Correnti, Claudio Mari e Massimiliano Marcelli, il presidente della cooperativa “Alga” Mauro Pimpinelli ed il direttore dei lavori Carlo Varlese. Il 30 novembre prossimo, infatti, il giudice deciderà se rinviarli a giudizio, come chiesto dal pubblico ministero Alessandro Gentile, o non procedere nei loro confronti, come chiesto invece dalla difese. Dopo la discussione della scorsa udienza dell’avvocato Adriano Sansonetti, legale di Varlese, questa mattina sono stati gli altri difensori, gli avvocati Pier Salvatore Maruccio, Stefano Bonifazi e Ludovico D’Amico a prendere la parola. “In ragione della documentazione e degli atti in suo possesso – ha spiegato il difensore di Mari, l’avvocato Maruccio – sulla base dei quali ha avviato l’istruttoria, e quindi il piano regolatore, gli atti di proprietà redatti da due notai e la “carta delle certezze” che raccoglie le 31 varianti al prg, non era possibile trovare anomalie e problemi. Il lavoro del notaio è importante, nei confronti dei privati che acquistano e vendono, e nei confronti poi della pubblica amministrazione. Laddove nessun addebito è stato mosso in precedenza proprio all’attività del notaio, non si capisce perché oggi si debba mettere in dubbio quella documentazione”. Sulla stessa linea anche l’avvocato Bonifazi, legale di Correnti. “La documentazione a disposizione dei tecnici e dell’ufficio urbanistica non tradiva problemi sull’area in questione – ha spiegato – dal prg o dagli atti pubblici non esistevano precedenti interventi: avrebbero dovuto valutare sulla loro memoria. Anche lo stesso perito del tribunale ha confermato che dagli atti era impossibile risalire ad eventuali problemi, verificati invece nel corso di un sopralluogo sul posto”. Anche l’avvocato Ludovico D’Amico, nelle sue quasi due ore di discussione, ha affrontato tutti i temi della vicenda, non semplice da districare, focalizzato l’attenzione sugli aspetti tecnici e ribadendo la difficoltà di trovare anomalie e problemi solo in base agli atti consegnati per l’avvio dell’istrutturoria. L’udienza è stata quindi aggiornata a mercoledì prossimo, per eventuali repliche del pubblico ministero e per la decisione del giudice.


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