Civitavecchia: la rimonta parte dalla panchina
di RICCARDO VALENTINI –
Partita dalle mille emozioni quella di questo pomeriggio allo stadio Fattori contro l’Astrea: nella prima giornata di ritorno della serie D succede di tutto. La Vecchia sbaglia un rigore, va sotto 2-0, recupera e potrebbe persino vincere se un guardalinee distratto non rovinasse tutto.
Ma andiamo con ordine:
Romano si affida alla nuova coppia centrale, formata da Chiavaro e Placida. In porta Germanelli (Abruzzese è squalificato), terzini confermati Cianfrocca e Simboli. A centrocampo Schiavon il regista, Palermo interno destro, Ganjè interno sinistro. In attacco Papa Ndao è il riferimento centrale, Ruggiero sulla sinistra, Di Giovanni sulla destra. I tifosi, a cui finalmente è stato concesso lo spostamento del divisorio in gradinata scoperta, tornano a cantare con passione.
Pronti via e Ruggiero, con una serpentina delle sue, si infila in mezzo a due difensori dell’Astrea che lo sgambettano: è rigore (5′). Schiavon va dal dischetto, calcia angolato ma non potente, il portiere la sfiora e la devia sul palo. Nulla di fatto, il Civitavecchia si mangia le mani. Al 15′ primo affondo degli ospiti e vantaggio: Giuntoli riceve una palla filtrante passando dietro Chiavaro, a tu per tu con Germanelli lo fulmina con una puntata sul secondo palo: è 0-1. I nerazzurri sono scossi, tengono il pallino del gioco ma non fanno granchè. Al 30′ è sempre il civitavecchiese Giuntoli che vince un contrasto a centrocampo con Chiavaro da azione di fallo laterale, si invola in contropiede e serve alla perfezione Bosi, che sigla un facile 0-2. Il pubblico mugugna, l’Astrea festeggia, Romano con le mani nei capelli. Al 43′ nitida chance per la Vecchia: Papa Ndao da calcio d’angolo gira di testa, palla salvata sulla linea, Chiavaro tira debolissimo il possibile tap in che viene sbrogliato dalla difesa ospite. Al 44′ ancora Giuntoli pericoloso, brucia Chiavaro e mette in mezzo dove Bosi non arriva di un soffio. L’Astrea nell’occasione reclama un calcio di rigore che forse avrebbe anche potuto esserci. Al 46′ incredibile chance sprecata da Papa Ndao, che non è pronto su un clamoroso svarione della difesa avversaria e non si avvede di un pallone vacante che lo avrebbe lanciato a tu per tu con il portiere. Si conclude il primo tempo, Astrea cinico, Vecchia sciupona ed ingenua.
Nella ripresa subito un cambio: Juarez prende il posto di un inguardabile Papa Ndao, le speranze del Civitavecchia sono tutte nell’attaccante italo argentino. Al 54′ primo sussulto: Ruggiero da posizione angolatissima segna con un rasoterra sul secondo palo, ma il gioco era già fermo per un sospetto fuorigioco. Al 59′ Di Ventura, appena entrato con un gran tiro dalla distanza sfiora la rete. Cinque minuti più tardi Ganjè di testa manda alto uno splendido cross di Ruggiero. I nerazzurri giocano benino, creano, ma sembrano essere troppo poco cattivi sotto porta. L’avversario poi smette completamente di giocare al 70′, quando l’ex Giuntoli esce per crampi. Al 72′, quando ormai tutto sembrava portare alla quinta sconfitta consecutiva per il Civitavecchia, si riaccende la speranza. Fallo laterale, Juarez fa la sponda ma la palla viene rimpallata fuori: Di Ventura esplode un gran destro a giro che si infila a fil di palo. Bellissima rete, partita riaperta. Tre minuti più tardi ci prova Placida di testa su azione da calcio d’angolo. All’85’ invece, sempre da corner, il pari: Palermo la mette in mezzo, il portiere esce a metà, Juarez salta altissimo e devia in rete. Grandi festeggiamenti per il Civitavecchia e per Juarez, per aver ripreso una partita che sembrava persa. Grande la voglia dimostrata dall’italo argentino di mettersi in evidenza nel campionato italiano di serie D. Il pari sembra bastare ai tifosi, ma ormai l’Astrea è in bambola e al 92′ arriva persino il 3-2. Juarez viene contrastato, la palla finisce a centrocampo ma viene prontamente rispedita in area, l’italo argentino è in evidente fuorigioco ma si disinteressa del pallone, da dietro arriva Ruggiero che controlla e segna di potenza. Il guardalinee sbandiera fuorigioco, Romano non le manda a dire e viene allontanato. Dagli spalti, il gol è sembrato a tutti più che regolare. Al 95′ ultimo sussulto: Ruggiero ne fa secchi due alla sua maniera, conclude a giro verso la porta ma il pallone è stoppato forse da una mano di un difensore. Grandi proteste ma nulla di fatto, la partita finisce 2-2.