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Soldi ‘‘una tantum’’ alle associazioni: è polemica

TARQUINIA. Diletta Alessandrelli (Pdl) chiede al primo cittadino i criteri adottati per distribuire le diverse somme La giovane esponente del centrodestra ironizza: «È chi è il sindaco Babbo Natale?»

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TARQUINIA – Diecimila euro in favore dell’associazione Semi di pace; 5.200 per l’associazione Aquilone; 2mila euro in favore dell’Andos; 2mila per l’Adamo; 2mila per la Comunità mondo nuovo; 2mila per l’Avad e mille all’Avis. Piovono contributi per le associazioni di volontariato di Tarquinia. «E chi è il sindaco, Babbo Natale?», dice la giovane piddiellina tarquiniese, Diletta Alessandrelli, che attacca senza mezzi termini il primo cittadino etrusco per non aver fornito spiegazioni sui criteri medianti i quali ha assegnato le diverse somme elargite ‘‘una tantum’’. «Cosa dire dello spirito natalizio che abbiamo respirato a Tarquinia quest’anno? – dice la Alessandrelli – Mi viene da sorridere, in qualche modo mi ha ricordato l’infanzia. Tra inaugurazioni, cene, feste auguri tira e molla vari per stabilire con chi sta il volontariato, quello vero, la sciarpa tricolore del Sindaco non ha avuto un attimo di riposo, siamo ai botti finali, bisogna scoppiarli bene dopotutto. Le cene per gli scambi degli auguri sono state innumerevoli, non s’è badato a spese, forse perché a pagare tutti questi bei regali di Natale c’era il povero pantalone». «I bambini – spiega la pidiellina – hanno trovato sotto l’albero il parco giochi di piazzale Europa, i più grandi il mini parcheggio avveniristico alla circonvallazione Dante Alighieri e il parcheggio che ha sostituito la “ei fu” piazza Belvedere. E non fa niente che la data di fine lavori era prevista per il mese di giugno 2011 e che ci sia un ritardo sulla consegna dei lavori di ben sei mesi, non importa neppure che il marciapiedi a completamento dell’opera non sia ancora finito, ciò che importa è inaugurare alla vigila di Natale, anche da soli e sotto la pioggia che si sa, parcheggio bagnato, parcheggio fortunato». «Anche il volontariato – incalza la giovane esponente del Pdl -ha ricevuto finanziamenti a pioggia, che se vogliamo potrebbe essere anche una cosa lodevole se chi amministra illustrasse ai cittadini il criterio seguito per la donazione. Non mi è mai capitato di vedere amministrazioni pubbliche mandare ‘‘mancette’’ una-tantum: di solito si presenta un progetto con preventivo e se accettato, a fine prestazione arriva il finanziamento. Invece la delibera 304 del 6 dicembre autorizza l’assunzione di un impegno di spesa una-tantum a sostegno di associazioni ed organizzazioni operanti nell’ambito di volontariato sociale, per ‘supportare l’importante opera svolta da queste realtà’ e ‘a sostegno di spese per acquisto di beni alimentari e di prima necessità e di iniziative volte all’assistenza delle persone bisognose’». «Mi chiedo ora- concludeDiletta Alessandrelli – in base a quale criterio sono state stabilite le diverse entità dei contributi. L’Avad ad esempio offre un servizio di dormitorio e assistenza h24 a disabili e bisognosi di diversa natura, rebus sic stantibus, avrebbe dovuto accedere al finanziamento più elevato. Ed invece no».


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