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Lions, al via il progetto Martina

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di MARTINA DE ANGELIS

CIVITAVECCHIA – Partirà domani con il primo incontro all’Iis Viale Adige il “Progetto Martina” del Club Lions. Un’iniziativa che porta il nome di una ragazza malata di cancro, che nei suoi anni di vita ha voluto investire il suo impegno nella campagna alla prevenzione e lotta contro i tumori, con coordinamento nazionale, per promuovere la giusta informazione nelle scuole su un argomento che spaventa, e quindi che tante volte si ignora per paura. Attraverso un approccio non specialistico, i medici che collaborano con Lions, cercheranno di far apprendere in modo corretto i suggerimenti pratici per la lotta ai tumori volti a una diagnosi tempestiva. Presentato oggi dal Presidente di Lions Club Civitavecchia Porto di Traiano Pietro Messina e il dottore Franco Papa, in collaborazione con la Preside del Liceo Scientifico e Linguistico Maria Zeno e Stefania Tinti Preside dell’Iis “Viale Adige” e reggente dell’Itcg “G. Baccelli”, il “Progetto Martina” consisterà in sette incontri, ognuno in ogni scuola civitavecchiese, terminando alla fine di febbraio. Al termine di ogni appuntamento verrà consegnato ai ragazzi un test di apprendimento. “Capisco che il tema del progetto non è il classico argomento che si affronta nelle scuole – dichiara la professoressa Zeno – ma proprio per questo credo che sia importante portarlo avanti e informare nel modo corretto le nuove generazioni”. E della stessa opinione è la professoressa Tinti: “Questa iniziativa è la rottura di un silenzio, intorno a una parola che fa giustamente spavento, che è quella della patologia tumorale, e noi come scuola vogliamo concorrere alla rottura di questo silenzio insieme e vicino alle famiglie dei nostri studenti ad affrontare le situazioni e non avere paura”. Da parte loro Franco Papa e Pietro Messina, si ritengono soddisfatti dell’accoglienza degli istituti scolastici al progetto: “Ritengo che la scuola è il principale veicolo perché istruirà i giovani anche sotto il profilo della salute – afferma Papa – infatti spero che questo progetto si possa ripetere negli anni prossimi”.


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