Ultimi assaggi di A1 per la Snc
di PAOLO LA ROSA
Final Eight di Coppa Italia ed Snc che affronterà subito i giganti del Ferla Pro Recco, nella vasca Felice Scandone di Napoli alle 17.30. Un impegno già proibitivo per i rossocelesti, reduci da una retrocessione amara, che ha lasciato un evidente segno psicofisico sui giocatori, che proprio come esordio nella competizione troveranno l’ostacolo che ha vinto il massimo campionato di pallanuoto italiano, miglior attacco con 311 segnature e miglior comparto difensivo con solo 158 reti subite. Un impianto di formazione che vanta presenze del calibro di Tibor Benedek, ungherese classe ‘72, per anni uno dei migliori sinistri del mondo, Tamas Kasas, altro attaccante di prestigio, dal 2007 a Recco, cecchino imperturbabile, leva lunga e precisione chirurgica, anche lui ancora oggi uno dei migliori finalizzatori al mondo, o dell’estremo difensore Stefano Tempesti. Quarti di finale dunque, per gli uomini guidati da Marco Pagliarini, da giocarsi in un contesto, non proprio incentivante. Il clima in casa Snc è in fermento, il contesto storico è di provvisorietà, le contingenze ancora non definite della società e dei giocatori circa il futuro e le decisioni da percorrere non rappresentano un clima ideale per affrontare una gara, poi se alla gara stessa si aggiunge il Recco, il tutto assume un ottica problematica. A fare il punto tecnico del pregara è il centroboa Simone Pagliarini, parte insieme a Davide Romiti del reparto offensivo rossoceleste.
«Questa è la prima gara dopo la retrocessione, ed ancora sentiamo i postumi dal punto di vista fisico motivazionale della discesa in A2. Sicuramente affrontare una compagine come quella del Recco come primo incontro, sempre dal punto di vista mentale, non rappresenta la condizione ideale come esordio in una kermesse. Se avessimo trovato subito formazioni come Nervi o Camogli, sicuramente più alla nostra portata, avremmo avuto sicuramente sotto il profilo agonistico un passo diverso. Anche l’intensità nel confrontarci con gli allenamenti e quella sana tensione agonistica pregara, non assume quella dimensione competitiva che avevamo qualche mese fa in campionato. Io fisicamente sto in buona condizione, al di là della portata tecnica della squadra che andiamo ad affrontare e nonostante gli stimoli, gli impulsi, non siano proprio gli stessi del campionato andiamo ad affrontare la gara, col massimo impegno e determinazione».
IL REGOLAMENTO IN CASO DI SCONFITTA
Le squadre sconfitte nei quarti di finale determineranno una classifica sulla base dei seguenti criteri: 1) migliore differenza reti nell’incontro perso nei quarti di finale, 2) maggior numero di reti realizzate nell’incontro perso nei quarti di finale, 3) migliore differenza reti nel secondo turno della la prima fase. Il piazzamento in classifica determinerà i seguenti abbinamenti: finale quinto posto tra prima e seconda classificata; finale settimo posto tra la terza e quarta classificata. Per il settimo posto in acqua giovedì alle 9.30, per il quinto alle 11.