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Tolfa dice assolutamente no al digestore

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TOLFA – In tema di digestore Tolfa prende una posizione di netta contrarietà. Maggioranza e minoranza sono concordi a cercare di fermare in ogni modo questo progetto. Nell’assemblea di martedì 3 luglio che si è tenuta a Civitavecchia il sindaco Luigi Landi, nell’esprimere la contrarietà dell’intero consiglio comunale di Tolfa alla realizzazione di un impianto di compostaggio con annesso digestore in località “Spizzicatore”  di Allumiere, ha evidenziato che: “l’autonomia istituzionale dei singoli comuni, nel portare avanti alcune proposte progettuali è legittima e va rispettata ma al tempo stesso non può  non tenere conto della opinione e della volontà partecipativa  di tutte le forze sociali e culturali del territorio soprattutto quando la proposta progettuale non è stata prevista nei programmi elettorali”. Secondo il primo cittadino collinare “Partendo da questi due principi le amministrazioni comunali hanno l’obbligo e il dovere di muoversi con un approccio completamente pubblicistico e trasparente per determinare pianificazioni, programmi, proposte progettuali che riguardano interessi generali e scelte che possono incidere fortemente sull’intera collettività. Il problema dell’emergenza rifiuti è sicuramente una tematica attuale e da fronteggiare in tempi rapidi con scelte giuste e ponderate e l’impianto di compostaggio è sicuramente una delle soluzioni vere per portare a termine nella maniera migliore il ciclo della raccolta differenziata porta a porta”. Landi poi esprime i suoi complimenti al sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio per aver ben sperimentato e attivato la raccolta differenziata,  ma poi allo stesso  tempo Landi ha espresso forti preoccupazioni e perplessità in merito alla realizzazione di questo impianto “Soprattutto – ha evidenziato Landi – in considerazione della consistenza dell’impianto stesso, delle relazioni tecniche e scientifiche espresse ed ascoltate in quella sede che paventerebbero anche la possibilità di trasferire in quel sito altre tipologie di rifiuti, ma ha sottolineato soprattutto la totale carenza della componente pubblicistica di questo progetto che non garantisce in nessun modo nessun comune, Allumiere compreso. Alla base di una iniziativa del genere deve esservi una pianificazione strategica, concertata tra i vari Comuni e atti di indirizzo delle Istituzioni preposte come ad esempio “Convenzioni e Patti Parasociali”  che possano realizzare le condizioni ideali per la collettività sia in termini di salvaguardia ambientale, salute che di efficientamento delle risorse economiche dei comuni. In questa occasione non c’è stato purtroppo nulla di tutto questo ed è quindi eticamente e moralmente corretto azzerare questo progetto per arrivare ad una soluzione equa e condivisa mediante l’istituzione di un tavolo tecnico – politico tra le Amministrazioni comunali, capace di tracciare un percorso coerente e trasparente per arrivare ad una azione sistemica ed una piattaforma fatta di iniziative e investimenti oculati per la gestione dei vari cicli delle diverse tipologie di rifiuti, esclusivamente prodotti sul nostro territorio e/o comunque strettamente necessari al funzionamento dei futuri impianti”. (Rom. Mos.)

 


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