Vecchia, in Coppa Italia c’è l’Ostiamare di Caputo
Il turno preliminare di Coppa Italia consegna al Civitavecchia subito una sfida affascinante: il 19 agosto alle 16, infatti, la formazione di Claudio Fazzini se la dovrà vedere con l’Ostia Mare di mister Caputo.
Dell’impegno ha parlato il tecnico nerazzurro: «È talmente in alto mare la squadra, che parlare di confronti con gli altri team diventa superfluo. I ragazzi che sono qui, per la maggior parte, non sono assolutamente in grado di sostenere confronti in serie D. L’Ostiamare è una buonissima squadra e manca veramente poco all’incontro. Dovrei preoccuparmi delle squadre avversarie, ma con l’organico che ho adesso mi preoccupo di più della mia».
Sulla sfida si è espresso anche l’allenatore made in Civitavecchia Paolo Caputo: «Sarà una giornata di festa, in quanto le due tifoserie sono gemellate. Mi auguro che sia una bella gara e che ovviamente finisca a nostro favore, anche se la Coppa Italia non è un nostro obiettivo. Non sarà un match facile per nessuno, i carichi di lavoro in vista dell’inizio del campionato si faranno sicuramente sentire. Se mi fa piacere giocare questa partita? Certo, Civitavecchia è la mia città, il luogo dove vivo e dove ho militato sia come calciatore che come tecnico. Ad Ostia mi trovo benissimo e per ora vedo il mio futuro lì. Non mi sento di escludere a priori, però, un mio ritorno in nerazzurro».
Intanto sono usciti anche i raggruppamenti del prossimo campionato di serie D e i nerazzuri sono stati inseriti nel girone G con Anziolavinio, Arzachena, Budoni, Casertana, Cynthia, Isola Liri, Lupa Frascati, Ostia Mare, Porto Torres, Progetto Calcio S. Elia, Real SM Hyria, San Basilio Palestrina, Sarnese, SEF Torres, Selargius, Sora, Torre Neapolis.
«È un girone tostissimo – riprende l’allenatore civitavecchiese Fazzini – ci sono le quattro squadre campane che sono davvero molto forti. Ci dovremo far trovare pronti dal punto di vista dell’organico. Sembrerò ripetitivo ma è questa la realtà, per fare un campionato di serie D servono i giocatori e noi non li abbiamo».