«Non siamo noi il problema della Vecchia»
Come era facilmente immaginabile la situazione del Civitavecchia Calcio è ancora ben lontana da una risoluzione definitiva. Solo ieri De Santis, uomo di fiducia della cordata di Deodati, ha dichiarato: «Con i giocatori che hanno già sottoscritto un accordo ridiscuteremo le condizioni, vogliamo essere noi a prendere le scelte tecniche riguardo la squadra e non ereditarne da altri. Se non ci sarà un’intesa potremmo anche lasciare». Oggi arriva la risposta, tramite comunicato stampa, dei giocatori del Civitavecchia.
IL COMUNICATO
«De Santis dovrebbe esserci grato per aver svolto il nostro lavoro in condizioni disagiate, causa problemi ben noti a tutto l’ambiente, e ringraziarci per essere scesi in campo anche vincendo contro ogni pronostico la prima gara di Coppa Italia. Tra l’altro eravamo stati invitati dallo stesso sig. Massimo De Santis a disertare l’impegno e soprattutto, dopo aver onorato maglia, tifosi e città, tenendo un comportamento da professionisti, ripetiamo in condizioni addirittura di autogestione con l’aiuto di Mister Lorenzini, veniamo a conoscenza, per mezzo stampa, di dichiarazioni di una persona che ancora oggi non fa parte della società che, sibillinamente, fa intendere che la causa eventuale di un mancato accordo tra il sig. Deodati e il presidente Clemeno potrebbe essere per colpa dei nostri accordi economici.
Per essere molto chiari – continuano i calciatori – gli accordi economici, in serie D per legge non possono superare la cifra lorda di euro 25822,00 annui (euro 21000,00 netti annui), dove siamo chiamati come d’accordi presi, ad arrivare al campo (per la maggior parte di noi da Roma) per 6 volte alla settimana con i propri mezzi per un totale di 200 km al giorno e considerando che per molti di noi si tratta del nostro lavoro e ci mandiamo avanti le nostre famiglie, non crediamo siano cifre esagerate, dove per di più non tutti arrivano a prendere le cifre scritte in precedenza.
A questo punto ci viene da pensare che per motivi extra calcistici la trattativa non dovesse andare in porto, non è sicuramente per contratti “onerosi” o per ostacolo nostro che fino ad oggi a spese nostre stiamo onorando professionalità e maglia.”
Noi come tutti vogliamo il bene del Civitavecchia Calcio e per questo motivo invitiamo a, come si vuol dire, lavare i panni sporchi in famiglia, e non utilizzare altri mezzi per destabilizzare l’ambiente che già di caos purtroppo ne ha abbastanza. Ovviamente, per il bene di tutti, confidiamo sul fatto che sia stato solo uno spiacevole equivoco».
Ora c’è da vedere quale sarà la risposta della cordata di Deodati a questa presa di posizione da parte dei calciatori, che difendono i loro accordi sottoscritti con il presidente che era ed è tuttora in carica al Civitavecchia Calcio.
D’altronde il valore tecnico dei ‘‘reduci’’ non è proprio da buttare ed è facile immaginare che con pochi innesti mirati, su tutti almeno due attaccanti, si possa ottenere la salvezza in D. Per l’assalto alla C dell’anno prossimo poi ognuno sarà libero di percorrere la propria strada, con i calciatori che se non desiderati in nerazzurro cercheranno altre destinazioni e la cordata di Deodati, qualora diventerà ufficialmente operativa, che potrà scegliere i calciatori che più ritiene opportuni per il proprio obiettivo.
Intanto il giudice sportivo ha assgenato 3 giornate di squalifica per il rosso ricevuto in coppa contro l’Anziolavinio al difensore Marco Roccisano.