Paoloni non è indagato
di LUCA GROSSI
E’ tornato a Cremona oggi pomeriggio Marco Paoloni.
Il civitavecchiese è stato infatti convocato tre giorni fa per un’audizione richiesta dagli inquirenti svizzeri che stanno indagando su riciclaggio di denaro all’interno dell’inchiesta definita ‘‘Scommessopoli’’, che ha scosso il calcio italiano lo scorso anno.
Molto tranquillo, il calciatore, si è presentato ai microfoni prima di essere ascoltato dagli inquirenti.
«Sono estraneo ai fatti – ha affermato l’ex calciatore – sono rimasto perplesso quando ho letto della mia convocazione».
Il civitavecchiese è comunque convinto delle proprie ragioni. Ha sempre detto di non essere coinvolto in questa storia e lo ha confermato anche dopo un anno passato lontano dai campi: «Rimango sempre sulla mia posizione di estraneità, perchè so che è la verità. Anzi non ho mai sentito neanche parlare di queste cose, neanche tra gli altri calciatori».
Paoloni ha anche parlato della sua vita privata e lavorativa, radicalmente cambiata dopo il suo arresto e dopo la radiazione dal calcio.
«Ho smesso di ‘‘giocare’’ (aveva affermato di essere malato per le scommesse, ndr) e sono tornato una persona normale. Adesso faccio l’opinionista in una televisione locale a Roma. Ho anche iniziato da poco ad allenarmi, ma solo con alcuni amici. Il calcio mi manca ed assolutamente vorrei tornare a praticarlo».
In serata il civitavecchiese è uscito dall’interrogatorio molto rilassato. Per lui ha parlato il suo avvocato di Cremona Luca Curatti: «Marco è stato interrogato solamente come persona informata sui fatti. Non è assolutamente indagato. La procuratrice svizzera voleva avere informazioni da lui sugli eventuali rapporti con gli altri calciatori, in particolare con Mauri».
L’avvocato del civitavecchiese, che era affiancato anche dal collega del foro di Civitavecchia Emanuela Di Paolo, ha spiegato che «in particolare era di interesse vedere se Paoloni era informato su eventuali scommesse legate al campionato svizzero. Marco si è detto estraneo alla vicenda».
Insomma la questione dovrebbe chiudersi con questo interrogatorio, almeno per quanto riguarda il filone svizzero, in attesa di vedere iniziato il processo in Italia.