‘‘Sport & crisi, quale futuro?’’, arrivederci alla prossima estate
di RICCARDO VALENTINI
Finita l’estate, finita la prima avventura di ‘‘Sport & crisi, quale futuro?’’ rubrica tenuta dal nostro quotidiano.
Tematica riteniamo interessante quella che siamo andati a toccare, con la difficile convivenza fra associazioni sportive e soldi, una bilancia in perenne disequilibrio complice anche la feroce crisi economica mondiale.
Abbiamo intervistato diversi rappresentanti di svariati sport, e uno è parso essere il leit motive comune: senza passione non si va da alcuna parte.
Ci sono state accuse a dirigenti sportivi, rei di guadagnare troppo grazie allo sport. Altri hanno invece preferito toccare la delicata tematica degli impianti sportivi, dove chi gestisce una struttura comunale dovrebbe semplicemente organizzare un’attività a scopo sociale e non di lucro.
Altri hanno invece sottolineato la forza della ‘‘tribù’’, dove i facenti parti dell’associazione grazie alla solidarietà comune e all’impegno reciproco consentono ai propri ragazzi di praticare una sana attività sportiva rimanendo lontani dalle tentazioni della strada.
Con l’iniziare dei campionati le nostre pagine saranno intasate, rimandiamo quindi l’appuntamento con la rubrica alla prossima estate, sperando che tante delicate ed intricate questioni si siano nel frattempo risolte. Allo stato attuale infatti fa ‘‘piangere’’ il vedere molti club combattere per qualche ora di allenamenti, con a fianco tante strutture lasciate completamente vuote o inagibili. Dulcis in fundo la situazione delle palestre scolastiche, con alcune che vanno verso la chiusura per motivi futili o comunque facilmente risolvibili. Speriamo che con i caldi del prossimo anno potremo parlare di una situazione complessiva più rosea, dove a ‘‘vincere’’ siano l’aggregazione sportiva ed il benessere dei ragazzi.