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"Vogliamo sapere quali sono le 37 criticità"

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CIVITAVECCHIA – «Sul ‘‘storia’’ Enel manca un elemento essenziale: quali sono le 37 criticità?». A porsi la domanda è l’avvocato Ezio Calderai.
«Se nessuno le conosce, come è possibile esprimere un giudizio su quello che sta accadendo? Tra esse ci sono materie non negoziabili? Se si, a cosa servono le trattative? Ilva docet! Sarà il caso allora – prosegue l’avvocato – che l’amico onorevole Tidei abbandoni la concezione totalizzante che sembra avere della investitura popolare: è l’indiscusso primo cittadino,  ha doti riconosciute di amministratore e di fine politico, ma non ha una delega in bianco sulla salute dei cittadini, non prima, almeno, di averli informati dei rischi che corrono. Fino ad oggi non l’ha fatto, non rendendosi conto che in questo modo indebolisce il potere contrattuale del Comune, a meno che non voglia, come sostengono i suoi detrattori, chiudere a tavolino e in una stanza chiusa una mediocre questione di soldi, tanti o pochi che siano. Non è il caso dell’onorevole Tidei – spiega l’avvocato Ezio Calderai – troppa la sua esperienza politica e amministrativa, e dell’Enel, Società quotata in borsa, ma a volte la conflittualità si compone a livelli assai meno edificanti, assunzioni, appalti ecc. Non è il nostro caso, ma meglio evitare anche l’ombra di un sospetto, come l’evitò la moglie di Cesare, e non c’è modo migliore della trasparenza e dell’informazione».


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