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Mensa alla scuola Vignacce: l’opposizione chiede la tracciabilità

SANTA MARINELLA. Le minoranze invitano l’amministrazione Bacheca a dare rapide spiegazioni Secondo i consiglieri sembra che non si trovi l’autorizzazione della Asl al menù Ancora nel mirino la proroga del servizio alla Bioristoro senza indire alcun bando

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di GIAMPIERO BALDI

SANTA MARINELLA – Le minoranze criticano l’amministrazione comunale perché prima dell’inaugurazione della mensa scolastica delle Vignacce, il sindaco Bacheca si è dimenticato di avvertire la dirigenza della scuola, che ha avuto modo di farsi sentire attraverso la preside dell’istituto scolastico. «Davvero una bella figura – commentano i consiglieri Mucciola, Benci, Bianchi, Fronti, Trebiani, Rocchi e Massera – del resto capiamo lo stupore delle istituzioni della scuola perchè non potevano sapere che Bacheca ha il vezzo di tagliare nastri ben prima che le opere siano finite e a volte persino prima che siano iniziate. Non potremmo di certo dimenticare via Lazio, inaugurata a dicembre e chiusa il giorno dopo per inagibilità. Si aggiunga il Ponte dei Carabinieri, opera tutt’ora incompiuta. In ogni caso chiediamo al sindaco non solo di rispondere alle criticità sulla scuola emerse in questi giorni, ma su un fatto molto grave che i genitori stanno segnalando da giorni all’ufficio istruzione». Secondo i consiglieri infatti sembra che non si trovi l’autorizzazione della Asl al menù, proprio perché in Comune «nessuno conosce la tracciabilità dei cibi e quindi la loro provenienza». «Da dove vengono la carne, il pesce, il riso e tutti gli altri alimenti con cui ogni giorno sono nutriti i nostri bambini? – si domandano le minoranze – chiediamo quindi al sindaco di chiarire al più presto questa vicenda perché se così fosse, sarebbe da annoverare fra le più gravi inadempienze di questa amministrazione, capace solo di controllare le bollette della Tarsu ai pensionati, ma morbidissima con tutte le società esterne che hanno appaltato qualche servizio, dalla Gesam che si occupa della pulizia della città, alla Bioristoro che gestisce la mensa». «A questo proposito – dicono ancora – ricordiamo l’ultima iniziativa della giunta Bacheca che con una delibera ha stabilito di prorogare senza bando, l’affidamento del servizio mensa scolastica alla ditta Bioristoro fino a giugno 2015 per la cifra di 1 milione e 105 mila euro, tra l’altro con largo anticipo sulla scadenza della convenzione prevista per il 31 dicembre». «Considerato – proseguono – che la normativa vigente in fatto di servizi pubblici e forniture prevede e obbliga in casi come questi di riproporre la gara, cosa che dovrebbe in ogni caso interessare una Giunta se c’è di mezzo un servizio mensa che può essere migliorato, con nuove proposte, la minoranza aveva chiesto l’annullamento in autotutela della delibera, per l’indizione di una nuova gara d’appalto». «Naturalmente la Giunta ha fatto spallucce – concludono i consiglieri – anche perché nel frattempo la Bioristoro, dopo le rimostranze della minoranza ha rinunciato all’adeguamento Istat e deciso di acquistare arredi per la scuola».


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