«I ragazzi sono al limite della sopportazione»
di RICCARDO VALENTINI
Il Civitavecchia Calcio torna con le ossa rotte dalla trasferta di Arzachena: 3-1 il punteggio finale della decima giornata di serie D.
E dire che la partita si era aperta bene per i ragazzi di mister Ferretti, avanti al 7’ grazie alla rete del miglior uomo del momento, Matteo Piciollo. Il vantaggio però è stato poi rimontato dalla tripletta di un Cappai in stato di grazia, con i nerazzurri che al contrario con il passare dei minuti sono sempre più scomparsi dal campo. Da segnalare l’impiego in campo dal 1’ del difensore Roccisano e dell’attaccante Bertino (prima volta per lui).
Mister Ferretti analizza il match di domenica: «E’ stata una partita difficile, anche brutta, alla quale siamo arrivati con i tanti problemi societari sulle spalle e con un viaggio che di certo non è stato una passeggiata. Avevamo tante assenze, Placida, Moretti, Bacchiocchi, Carletti ed alcuni non al meglio, come Burelli, reduce da una settimana di allenamenti travagliata. Non abbiamo una rosa così profonda da poter sopperire a tutte queste mancanze. A casa ho riflettuto molto sull’andamento della partita, e la differenza secondo me principalmente è stata una: Cappai. Il loro centravanti ha segnato tre gol, noi invece un centravanti, con Moretti infortunato, proprio non ce l’abbiamo».
Ferretti poi si sfoga e ammette le tante difficoltà che si hanno al campo: «Qui nessuno è contro nessuno, tutti vogliono il bene e le vittorie del Civitavecchia Calcio. Solo che i ragazzi sono al limite della sopportazione, lo vedo anche in campo, l’ho visto nei loro occhi nella partita contro l’Arzachena. E’ difficile dare sempre il 100% quando al 6 novembre non si è preso ancora neanche un rimborso. Alcuni vengono da me e dicono che non hanno più i soldi per la benzina per venire da Roma, che li devono chiedere al padre o alla madre, o che non hanno più intenzione di venire a giocare. Non si tratta di dire chi è meglio fra Deodati o Clemeno – afferma sempre Ferretti – chiunque arrivi deve dare serenità all’ambiente e garantire un minimo di sicurezza per quanto riguarda il futuro. Di certo la situazione attuale non può durare ancora a lungo e sono tre mesi che si parla di trattative che poi non portano a nulla di definitivo. Non abbiamo un preparatore dei portieri, non abbiamo un preparatore atletico e nonostante le mille difficoltà riusciamo a giocare più o meno alla pari delle nostre avversarie. Al crudo i problemi sono i soldi, se non ci sono quelli è inutile cercare responsabilità in ragazzi che sono anche del ‘93 o del ‘94. Anzi, io credo che tutti coloro che lavorano qua vadano encomiati, se non altro per l’impegno e la professionalità che tutti stanno dimostrando in un momento così difficile. Se qualcuno ha il coraggio di criticare lo venisse a fare di persona al campo».