Pubblicato il

Tolfa. Davide Vannicola scrive al sindaco denunciando le ''troppe lungaggini burocratiche''

Condividi

 

Di ROMINA MOSCONI

Tolfa – “E’ assurdo che un cittadino debba arrivare allo stremo delle forze per avere quello che lecitamente gli spetta di diritto”. Ad esprimersi così un cittadino di Tolfa, Davide Vannicola che accusa il Comune di Tolfa di “allungare all’inverosimile i tempi burocratici per realizzare il suo progetto di fattoria didattica-agriristoro da realizzarsi in zona La Strega Comunali Macchiosi (intorno a via del Marano”. Vannicola, noto artigiano tofletano, spiega che ormai è un anno e mezzo che prosegue la ‘‘mia via crucis e ora la situazione è divenuta insostenibile sia al livello economico che psicologico”.

Vannicola si rivolge al sindaco con una missiva per far capire cosa gli sta capitando e per chiedere a lui ‘‘intercessione’’ per realizzare il suo progetto che “non è il solito palazzo – spiega ancora Vannicola – ma è qualcosa in più del solito agriturismo. Il sindaco nel suo programma prometteva di preoccuparsi di noi artigiani quindi mi auguro che accolga la mia istanza”.

Vannicola in questa sua battaglia è appoggiato dall’avvocato Emauela Di Paolo che conferma che il progetto di Vannicola ha ricevuto in questo anno e mezzo tutti i permessi possibili: è stato superato il vincolo ZPS e il vincolo idrogeologico, ha la valutazione di  incidenza, il PUA approvato in maggioranza piena, 3 permessi della sopraintendenza archeologica, un condono con tanto di permesso di concessione in sanatoria, un paesaggistico articolo 146, un permesso di fondo chiuso rilasciato dall’ufficio caccia e pesca, un vincolo di concessione fatto dal notaio (per il quale Vannicola spiega di aver impegnato il suo terreno per 20 anni), la residenza con domicilio da due anni rilasciata lecitamente dal comune di Tolfa ed ancora un terreno di proprietà e per ultimo un paesaggistico rilasciato regolarmente dalla Regione Lazio pochi giorni fa.

“Inoltre mi hanno fatto spendere 1000 euro per il rilievo sismico e 600 per quello idrogeologico – spiega Vannicola – quest’ultimo guarda caso è andato perduto e dal Comune di tolfa non è stato mai fatto pervenire in Provincia di Roma e ora sono stato costretto a rifarlo e a spendere altri soldi. Se invece, come ben sa il sindaco si passava dalla Conferenza dei Servizi tutto sarebbe già risolto”. Vannicola poi spiega anche che ora “la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la richiesta dell’Ufficio tecnico comunale di far passare i fili della luce su pali di legno, ma questi non sono possibili perché obsoleti e ormai fuorilegge. E pensare che tutti i fondi intorno al mio hanno sono solo pali in acciaio verniciato”. 


Condividi

ULTIME NEWS