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Appalti truccati: tutti in libertà

Appalti truccati: tutti in libertà

Lo ha deciso ieri il Tribunale del Riesame che ha annullato in toto l'ordinanza del gip della Procura di Viterbo. Scarcerati Amedeo Girotti, Marcello Rossi, Stefano Nicolai e Gabriela Annesi.  Si tratta di una sentenza pilota in vista della prossima udienza, il 12 novembre, per gli altri 8 arrestati nell'ambito dell'operazione della Forestale ''Genio e Sregolatezza''. Soddisfatti gli avvocati Paola Girotti e Antonio Maria Carlevaro: "Accolte tutte le nostre osservazioni"

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TARQUINIA – Appalti truccati: tutti rimessi in libertà “per assenza di motivazioni’’. Colpo di scena del tribunale del Riesame che ieri pomeriggio ha disposto la scarcerazione di 4 dei 12 arrestati nell’ambito dell’operazione “Genio e Sregolatezza”  della Forestale di Viterbo. Dopo solo poche ore dall’udienza di ieri mattina, fissata per discutere i ricorsi degli imprenditori Luca Amedeo Girotti (di Tarquinia), Marcello Rossi (di Vetralla) che era ai domiciliari, Stefano Nicolai (ai domiciliari) e della funzionaria del Genio civile di Viterbo Gabriela Annesi (ritenuta dai magistrati viterbesi la “figura chiave” nel sistema di spartizione degli appalti, insieme al collega Roberto Lanzi), è stata annullata l’ordinanza del gip della procura di Viterbo. Le difese – gli avvocati Paola Girotti e Antonio Maria Carlevaro per Amedeo Girotti, Marco Russo per Rossi, Samuele De Santis per la Annesi e Monaco per Nicolai -, hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza o, eventualmente, l’alleggerimento della misura cautelare, contestando su tutti i punti l’ordinanza del gip Franca Marinelli . In particolare è stato rilevato che l’ordinanza del gip sarebbe l’esatta proposizione delle richieste dei pm D’Arma e Tucci. Una sorta di “copia e incolla” sprovvisto di valide motivazioni. Tale circostanza, hanno sottolineato i legali difensori degli arrestati, compromette la legittimità delle misure cautelari. E infatti nel pomeriggio di ieri, i giudici del tribunale del Riesame hanno annullato il provvedimento, creando di fatto una “sentenza pilota” che apre il varco alla scarcerazione anche degli altri 8 arrestati  per i quali l’udienza al Riesame è fissata per il 12 novembre. “Abbiamo contestato – spiega con soddisfazione l’avvocato Paola Girotti all’unisono con il collega Antonio Maria Carlevaro – sia la forma carente dell’ordinanza sia l’attualità delle esigenze cautelari, ottenendo infine, con una risposta peraltro a tempo di record,questo provvedimento forte, di annullamento in toto dell’ordinanza, che di fatto stabilisce che queste persone non erano meritevoli degli arresti”. “Un successo clamoroso – sottolineano gli avvocati Paola Girotti e Carlevaro – che restituisce dignità agli imprenditori, peraltro tutti incensurati, sottoposti ad un processo mediatico eccessivo durato 15 giorni”. In effetti, molti imprenditori finiti nell’inchiesta (che ha portato a 12 arresti e 51 persone indagate), e tra questi Luca Amedeo Girotti, sono conosciuti nei rispettivi comuni di appartenenza, ma non solo, quali “brave persone e grandi lavoratori che si svegliano di buon mattino per lavorare e che complessivamente danno lavoro ad almeno 200 persone”. “Noi difensori – ha anche spiegato l’avvocato Girotti – abbiamo lasciato parlare le carte processuali e il Riesame ci ha dato ragione, non ritenendo necessarie le esigenze cautelari disposte dal gip Marinelli. Del resto giova sottolineare che tale ordinanza è stata emessa anche in assenza di flagranza e senza motivi serie e concreti particolari”. Come si ricorderà,
il gip Marinelli lo scorso 31 ottobre si era pronunciata sulle richieste di scarcerazione o alleggerimento delle misure,confermando carcere e domiciliari per tutti, tranne che per l’imprenditore Anselmi. Da qui la decisione dei legali dei 12 arrestati di ricorrere al tribunale del Riesame. In base all’accusa sarebbero 26 gli appalti truccati in 16 paesi della provincia con i reati ipotizzati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio. (a.r.)


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