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Maltempo, danni per oltre due milioni di euro

Maltempo, danni per oltre due milioni di euro

Comune al lavoro per stilare un quadro di quanto avvenuto ieri in città, con una domenica di vera e propria emergenza maltempo

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CIVITAVECCHIA – Danni per oltre due milioni di euro. E’ questa la prima stima della situazione a cui è costretto a fare fronte il Comune, dopo la domenica di emergenza maltempo che ha letteralmente messo in ginocchio la città. L’amministrazione comunale è infatti pronta a chiedere lo stato di calamità naturale. I problemi maggiori hanno riguardato l’impianto di depurazione, la tensostruttura al mercato e la Marina. E poi Comune allagato, come il parcheggio dell’area Feltrinelli, alcune case a San Liborio e nella zona di Fiumaretta. “I danni subiti – ha spiegato il sindaco Pietro Tidei – hanno messo in evidenza una serie di criticità su lavori eseguiti negli anni passati. In primis quelli della Marina”. Secondo quanto riferito dall’assessore ai Lavori Pubblici Mirko Mecozzi e dal dirigente Ermanno Mencarelli i due collettori di 2 metri per un metro e mezzo realizzati anni fa durante il secondo mandato Tidei, che permettevano il deflusso diretto a mare, attraverso il collegamento con il “fognone” sono stati demoliti con la realizzazione della nuova Marina, “per fare spazio – hanno aggiunto – ai famosi locali tecnici. Al loro posto sono state create delle tubazioni a gomito che rallentano il deflusso. Coperto poi un grosso pozzetto di raccolta, proprio all’altezza delle betonelle saltate. Nel progetto esecutivo della Marina manca un progetto idraulico”. Per demolire e rifare quelle tubature, secondo Mecozzi, sono serviti 800 mila euro. Altri 400 mila solo per realizzarli all’inizio. Il Comune interverrà con somma urgenza in Maltempo, danni per oltre due milioni di euroquesta zona, per poi rivalersi sulla ditta. “L’altro problema a cui abbiamo dovuto fare fronte – hanno sottolineato Tidei e Mecozzi – è stato quello del depuratore, sommerso da un metro e mezzo di fango, con i tre quadri elettrici del Comune e quello della Regione completamente invasi da acqua e detriti”. In nottata operai e tecnici hanno permesso di far ripartire la linea del Comune, attorno alla mezzanotte, e poi all’alba quella della Regione, “evitando di dover attendere una settimana – ha aggiunto Tidei – per ripristinare la situazione, con i danni che ne sarebbero conseguiti. Nel frattempo ho chiesto alla ditta che si occupa dei lavori a mare per la nuova darsena di dragare il fosso Fiumaretta nella parte inferiore, noi ci occuperemo di quella superiore”. I primi danni stimati al depuratori si aggirano attorno ai 280 mila euro. Altri 50 mila euro per gli interventi all’impianto fognario. Problemi con le opere di urbanizzazione a San Liborio. “In pochi minuti – ha poi aggiunto l’assessore alla Viabilità Sergio Serpente – sono caduti 17 mm di acqua. Per no creare ulteriori disagi siamo intervenuti immediatamente con le squadre per garantire la percorribilità delle strade e per liberare soprattutto il sottopassaggio ferroviario, con l’acqua alta circa un metro. Questa mattina era rientrato praticamente tutto nella normalità”. Domani riapriranno le scuole, oggi rimaste chiuse anche per l’allagamento del centro cottura. Risolti i problemi maggiori; saranno trasferite alla Frascatana però le due classi della materna “Ranalli” di via Terme di Traiano. Ringraziando il comandante della Caserma Piave per i sacchetti di sabbia messi a disposizione, i lavoratori della Cpc, le ditte cittadine in prima linea, il sindaco ha puntato il dito contro i dirigenti comunali “che prendono 170 mila euro all’anno – ha spiegato – e che ieri non si sono visti né sentiti, ad eccezione del capo gabinetto e dell’architetto Mencarelli. Essendo domenica abbiamo avuto difficoltà a contattare i dirigenti scolastici per sapere se vi erano criticità e, ad esempio, il dirigente al Patrimonio e alla Scuola non si è visto”.  Tanto che il primo cittadino scriverà loro una lettera per lamentare la situazione e invierà una nota anche all’organo indipendente di valutazione in vista di eventuali premi. A Maltempo, danni per oltre due milioni di europrendere le difese della categoria il responsabile della Uil Sandro Marrani. “Eravamo ampiamente rappresentati dal capo di gabinetto e dai tecnici – ha spiegato a nome degli altri dirigenti – i telefoni di servizio sono comunque accesi per la reperibilità. Presenze in più avrebbero solo generato confusione in un momento in cui serviva invece tranquillità: di queste polemica non abbiamo bisogno. Auspichiamo rapporti diversi con il Sindaco, improntati alla fiducia e alla serenità. E poi non ci sono dirigenti che prendono 170 mila euro”.     


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