La Csl sfida la Leonina in un match non scontato
di GABRIELE TOSSIO
Dura perdere improvvisamente certezze quando si è abituati ad averle in continuazione, in virtù di un cammino straripante, contraddistinto da vittorie a bizzeffe e reti a raffica. La Leonina Sport era un buon avversario per prendere punti: modesto il percorso intrapreso sin qui in campionato dai romani, ottima prerogativa per specchiarsi un bel po’ e giocare la coppa col drink in mano e la voglia di mostrare con altezzosità la propria bellezza. Narciso però ha fatto una mera fine, e in soldoni, il pari scaturito dalla blanda contesa con i capitolini porta nelle casse rossoblù un vuoto al momento da colmare soltanto con inutili e sconsiderate chiacchiere. Piovono accuse presunte o tali fatte anche nei confronti di chi, fino a questo momento, ha trattato il club rossoblù in toto coi guanti bianchi, mettendo sempre al primo posto l’intellettualità generale al cospetto di un semplice gioco come il calcio. Ma andiamo ad analizzare il match di ritorno dei quarti di finale di Coppa Lazio tra Csl e Leonina che si disputerà questa mattina alle 11. Mister Galli ha sempre giocato col 4-2-3-1; si parte da li ed è una prerogativa a cui il giovane tecnico nostrano non ha mai rinunciato, buon per lui e bravo lui ad insistere tra lo scetticismo generale, su un modulo rilevatosi poi azzeccato. La famosa fascia destra balbettante che tanto fa discutere ora ad esempio è un problema che Galli ha risolto dopo due giornate (le prime due di campionato) piazzando in quel ruolo un centrocampista difensivo Romano, un calciatore che nella sua lunga carriera si è adattato con professionalità a molteplici situazioni senza mai battere ciglio e lo ha fatto naturalmente anche questa volta. Su quel versante, qualche metro più avanti gioca Regnani, il re della squadra, l’uomo che sforna assist e regala reti a ripetizione; ma Regnani non difende e quindi il famigerato 4-5-1 che dovrebbe svilupparsi nella fase difensiva diventa sovente un 4-3 e basta, perché anche l’altro alter ego di Regnani se è Lancioni copre un po’ pochino mentre la punta centrale rimane lì dov’è come ultimo terminale. Aggiungiamo Alessio Pane che gioca nei due di mezzo, ma è un trequartista raffinato e aggraziato non certo un interditore e scopriamo una squadra meravigliosamente, ma spudoratamente, sbilanciata e non equilibrata. In difesa poi Romano può anche non giocare ci mancherebbe, ma con Bellini squalificato e D’Andrea disponibile, è sembrato azzardato riempire la casella con un centrocampista offensivo dai piedi buoni come Marini, in un match dove il gol preso in casa in caso di parità conta doppio. La partita la Csl è costretta a farla sul serio, serve una vittoria o un pari con due o più reti, la faccenda si fa quindi complicata anche se i mezzi tecnici dei rossoblù sono esponenziali e imprevedibili. Bisognerà stare attenti: la Leonina è l’unico team che ha sconfitto la corrazzata Pro Anguillara in campionato e lo ha fatto proprio tra le mura amiche, i romani giocano un calcio semplice ma lo fanno con tanta umiltà mostrando personalità anche nei momenti caldi della partita. Il clima molto probabilmente nella gara di ritorno sarà poi infernale per i civitavecchiesi e la disputa richiederà tanto agonismo e una grande dose di cinismo durante gli snodi cruciali del match.