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Amianto e degrado: nulla è cambiato al Palazzo d'Acciaio

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CIVITAVECCHIA – «Deve essere demolito». L’imperativo categorico del Comune risale al 19 febbraio scorso quando, durante un consiglio comunale, gli inquilini del ‘‘Palazzo d’acciaio’’ di via Veneto fecero la voce grossa di fronte a Sindaco ed Assessori per metterli al corrente della loro assurda situazione di inquilini dell’amianto. Non è passato molto tempo, ma purtroppo dopo quell’incontro nulla sembra essere cambiato. Lo stato di degrado in cui versa lo stabile, che peraltro ospita anche gli uffici della III Circoscrizione, è sotto gli occhi di tutti, con i cittadini che cantano come malinconici menestrelli il solito refrain. «Non chiediamo di darci nuovi appartamenti – commentano le famiglie dello stabile – sappiamo le difficoltà e la situazione abitativa di Civitavecchia. Chiediamo che vengano fatti solo i lavori di manutenzione più urgenti. Lo PALAZZOscantinato è un deposito di amianto. Per non parlare del tetto e delle scale che cadono a pezzi rilasciando e facendoci respirare quella polverina maledetta che ha già fatto ammalare i nostri figli». Tre mesi fa dal Pincio avevano puntualizzato per l’ennesima volta che in virtù della legge n. 257 del 1992 (che vieta categoricamente attività di estrazione e lavorazione del pericoloso materiale), lo stabile deve essere demolito. Ovviamente le varie procedure richiederanno anni, parecchi anni. C’è chi dice addirittura dieci. «Sono arrabbiato – tuona un inquilino – la pratica giace lì, infangata, sotto gli occhi di tutti. Vogliamo vivere in una casa ‘‘normale’’. In vista dell’estate si potrebbero almeno tappare le voragini e le crepe nei muri che arrivano fin dentro le abitazioni. Lo stabile è un colabrodo: gradini, scale, scantinati. E’ una vergogna». Nelle stesse condizioni versa anche il parco situato proprio di fronte al palazzo d’acciaio. Carta, polistirolo, plastica, pali divelti fanno da PALAZZOcornice a quella che potrebbe essere scambiata in una zona dove si è appena concluso il mercato. Nessuno che gioca sull’altalena. Il mercato in via Veneto non c’è mai stato.


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