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Antenne, novità sulle installazioni dal Consiglio delle Circoscrizioni

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CIVITAVECCHIA – Ancora polemica sulla questione antenne in città. Durante il consiglio circoscrizionale di oggi infatti, sono stati approvati all’unanimità due emendamenti al regolamento delle antenne attualmente in fase di approvazione al Consiglio comunale. In sostanza in questi provvedimenti, indicano di istallare i pali della telefonia ad una distanza maggiore di 500 metri. In particolare la miccia è stata accesa dai due argomenti caldi: l’antenna di Via Montanucci e lo spostamento di quella di Via Adriana in via Guttuso. L’argomento è poi diventato incandescente nel momento in cui è stato tirato fuori il comunicato dell’Assessorato alle Politiche ambientali inviato ieri agli organi di stampa, dove l’assessore Attig precisava che ‘‘delle 13 antenne installate negli ultimi 5 anni, soltanto 3 sono su siti comunali, i restanti 10 su privati, di cui fanno parte i ben noti casi di via S.Gordiano 20 e via Adriana 1, che si trovano a confine con altre abitazioni’’. Ma a far imbestialire i cittadini, tanto da promettere prossime battaglie in consiglio comunale con i propri comitati per richiedere le dimissioni della Attig, è stato il punto in cui la nota dice sostanzialmente che le emissioni delle antenne non sarebbero nocive per la salute e che la II circoscrizione avrebbe usato questo tema in modo strumentale. «L’atteggiamento tenuto dalla II circoscrizione, oltre che strumentale, è controproducente in quanto non permette di regolamentare l’installazione, unico strumento di cui può beneficiare l’A.C. favorendo così l’installazione selvaggia e la speculazione tra i privati. Inoltre tale comportamento va a ingenerare nei cittadini inutili allarmismi non comprovati da alcun organo scientifico, tanto è vero che in 2 anni e mezzo il ministro Pecoraio Scanio non è mai intervenuto sul tema, che è di portata nazionale, né tanto meno la Regione Lazio ha mai prodotto una legge specifica a tutela, forse perché i limiti imposti risultano essere già i più bassi d’Europa».


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