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Consorzio Industriale verso lo scioglimento

Al suo posto l’Associazione Sviluppo Industriale che aprirà ai Comuni limitrofi e agli Enti Pubblici. Il super manager Lombardi: «Da parte degli imprenditori non è mai emersa nessuna volontà di raggiungere qualcosa». L’assessore allo Sviluppo Aldo De Marco convinto della bontà dell’operazione: «Occorre un’inversione di marcia»

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CIVITAVECCHIA – Si avvicina la data dello scioglimento del Consorzio Sviluppo Industriale. Lo hanno reso noto il sindaco Gianni Moscherini, l’assessore allo Sviluppo Aldo De Marco e il super manager Massimo Lombardi, poche ore dopo l’assemblea in cui è stata fatta una ricognizione su una struttura partecipata al 51% dal Comune. Lombardi rimarrà in carica coma amministratore straordinario fino alla liquidazione del consorzio stesso, proposta avanzata proprio da quest’ultimo, mentre una commissione di esperti amministrativisti curerà le fasi riguardanti l’introduzione dell’Asi, Associazione Sviluppo Industriale, alla quale, oltre agli imprenditori del comprensorio, potranno aderire anche enti pubblici di rilievo. «Erano nobili i motivi che hanno portato le passate amministrazioni ad optare per la costituzione del Consorzio – ha fatto sapere Lombardi – ci siamo però resi conto che sono state disattese tutte le convenzioni, cos’ come i protocolli d’intesa. Per anni è stato amministrato come un condominio, ho fatto io stesso una proposta di convenzione ai consorziati ma non è emersa nessuna volontà di raggiungere qualcosa». Lombardi descrive l’Asi, recepita fin dal ‘97 da una legge regionale, come uno strumento nuovo in grado di consentire la partecipazione di soggetti pubblici importanti: «Abbiamo pensato alla Provincia e alla Regione – ha aggiunto – ma anche all’ente Porto per un impulso più forte». Chiare le intenzioni dell’assessore De Marco: «Effettivamente c’era bisogno di un’inversione di marcia – ha spiegato – io stesso ho potuto notare che alcune aree della zona industriale sono state curate, altre invece sono state trascurate completamente. Apriremo anche ai Comuni limitrofi: la manutenzione dell’area non spetterà più al Pincio ma agli industriali». Moscherini parla di decisione necessaria: «Era stato stravolto il concetto di consorzio – ha affermato – che doveva essere invece un soggetto imprenditoriale ma non lo è stato mai».


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