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Contro il nucleare rispuntano i ‘‘no nuke’’

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MONTALTO DI CASTRO – Dopo 21 anni tornano a farsi sentire i ‘‘No Nuke’’ che rispuntano fuori pronti ad ad aprire una nuova battaglia. Si sono dati appuntamento per venerdì proprio davanti la centrale di Montalto di castro Alessandro Volta, luogo-simbolo dell’abbandono dell’atomo dopo il referendum del 1987. I ‘‘no nuke’’ sigleranno venerdì il nuovo patto. Questa volta si scontreranno, a quanto pare, con il 60% degli italiani che è invece a favore del nucleare. Secondo una nota diffusa dal movimento, all’incontro di venerdì parteciperanno nomi importanti come il nobel Dario Fo, la moglie Franca Rame, l’ex ministro Gianni Mattioli che proprio su Montalto e la lotta alla centrale costruì la sua fortuna politica, Asos Rosa, Vittorio Emiliani che si battono anche contro l’autostrada in Maremma, il climatologo Vincenzo Ferrara e Tommaso Campanile, responsabile ambiente della Cna, Grazia Francescato, ex leader dei Verdi e poi si parla ancora di Piero Pelù, Jovanotti e persino la popstar inglese Sting. Tutti si sarebbero impegnati a mettere in piedi iniziative contro la costruzioni di impianti nucleari rilanciati dal ministro Scajola. Tanta gente che si è schierata a favore del nucleare sembrerebbe aver definitivamente abbandonato lo spettro dell’incidente di Chernobyl. Al contrario, il caro bolletta e i problemi legati all’energia che tiene l’Italia fuori gioco dalla competizione con gli altri grandi paesi mondiali portano la maggioranza dei cittadini castrensi, ma anche italiani in generale a riconsiderare l’ipotesi nucleare e a dirsifavorevole alla costruzioni di nuovi impianti. Monatalto di Castro fa parte dei siti che hanno già l’autorizzazione alla realizzazione di un simile impianto e ciò ridurrebbe i tempi di realizzazione.


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