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Corso Centocelle, Moscherini frena sulla riapertura alle auto

Commercianti convinti che un ritorno al passato possa dare respiro agli affari. Ma il Sindaco: «Esiste il problema dell’inquinamento da traffico, occorre studiare bene ogni mossa». L’assessore alla Viabilità Bassetti invece ha definito probablie l’ipotesi, inserita nel piano urbano del traffico

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di CLAUDIA BRUNORI

CIVITAVECCHIA – «Esprimo forti dubbi riguardo ad un’eventuale riapertura della strada. Esiste purtroppo in città un serio problema di inquinamento legato al traffico dei veicoli, per questo ogni variazione necessita di uno studio accurato».
E’ intervenuto così il sindaco Gianni Moscherini riguardo all’ipotesi di riapertura alle auto di Corso Centocelle, rappresentando le perplessità viste da un’ottica diversa da quella della gente. La strada in questione, infatti, era un tempo aperta al traffico e comprendeva un ampio parcheggio a spina di pesce su ambo i lati, molto comodo per chi non voleva rinunciare a girare in auto per acquisti veloci.
I nostalgici auspicano un ritorno a quel tipo di passato, quando era possibile far defluire le code evitando di concentrare il flusso di auto solo sul viale e sulle zone circostanti. Altro aspetto importante è la continua presenza di furgoni da scarico parcheggiati all’estremità della via e gli ostacoli presenti che causano non pochi incidenti soprattutto ad anziani che passeggiano e bambini che giocano.
Il rovescio della medaglia si presenta con la questione della pericolosità della strada e i disagi provocati dagli eventuali lavori dovuti alle modifiche necessarie per il ripristino della circolazione dei veicoli. C’è inoltre da calcolare l’inconveniente, per i negozianti, di non poter contare sull’espediente delle vetrine per attirare l’attenzione dei clienti. I commercianti hanno detto la loro al riguardo e sembrano convinti che la soluzione migliore sia quella di consentire nuovamente il passaggio a doppio senso dei veicoli. I titolari degli esercizi commerciali che si affacciano sulla strada, hanno mostrato segni di insofferenza nei confronti di questa situazione. Già ai tempi della chiusura della strada, infatti, era stato chiesto loro di pazientare, sopportando innumerevoli disagi causati dai lavori a ridosso delle entrate dei negozi. Interventi che influirono anche sull’andamento delle vendite dei vari esercizi.


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