Dal carcere al campo come custodi: sport e sociale, binomio vincente
di LUCA GUERINI
CIVITAVECCHIA – Lo sport si coniuga col sociale e Civitavecchia sarà l’apripista di un progetto interessante che vede coinvolti l’assessorato allo Sport di Alessio Romagnuolo e Tempo Libero e la Casa di Reclusione di Civitavecchia. Obiettivo quello di formare la figura del custode d’impianti sportivi già presente in città ma relegata a persone prive di qualifica specifica. A dieci ospiti della struttura cittadina verrà data la possibilità di partecipare ad un corso professionale che indaghi i vari aspetti di questa figura in modo da poterla inserire in un ambito lavorativo. L’iniziativa è stata già promossa all’interno dell’oratorio della parrocchia SS Trinità al Faro dove opera don Giuseppe Landi, presidente dell’ASD Trinità che ha accolto da settembre un custode. A partire da oggi gli ospiti della casa di reclusione inizieranno un corso che si avvarrà della presenza di istruttori qualificati del Coni e della Croce Rossa, tra gli altri. «Era il nostro sogno da sempre- ha annunciato la direttrice della Casa di reclusione Silvana Sergi – quando abbiamo trovato l’interesse dell’assessore Romagnuolo abbiamo fatto il possibile per realizzarlo». Intanto la collaborazione tra l’amministrazione comunale e la casa di reclusione continuerà con la partita del cuore organizzata questo pomeriggio alle 16 tra dipendenti comunali e carcerati.