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Frasca, si profila un iter più lungo

Dopo l’accordo fra Pincio e Authority spunta a sorpresa un altro progetto per l’approdo turistico. Nei giorni scorsi presentato a Molo Vespucci un elaborato per il ‘‘porto popolare’’ che sarebbe spostato più a nord, in mezzo al S.i.c. e renderà necessaria una conferenza dei servizi. Attesa ora la documentazione della Compagnia Porto Civitavecchia

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CIVITAVECCHIA – Nemmeno il tempo di metabolizzare l’accordo fra Pincio e Authority per l’approdo turistico della Frasca, che spunta – a sorpresa – un altro progetto che potrebbe rendere tutto più difficile (se non altro per l’allungarsi dei tempi necessari all’espletamento delle procedure burocratiche).
A darne notizia – tra le righe dei commenti sulla riunione tenutasi nei giorni scorsi al Pincio – è stato lo stesso presidente dell’Autorità Portuale, Fabio Ciani, quando ha affermato: «Con il Sindaco e la Compagnia Porto Civitavecchia stiamo ragionando sull’idea da tradurre in progetto, perché al momento, di progetto ce n’è uno solo e non è quello di cui stiamo parlando».
Una frase sibillina, che però descrive esattamente la situazione attuale del procedimento che porterà alla realizzazione dell’approdo.
Mentre, infatti, come detto più volte dai vari protagonisti della vicenda, la Compagnia Porto Civitavecchia (concessionaria della darsena grandi masse che dovrà provvedere a realizzare l’approdo di compensazione per i diportisti ‘‘sfrattati’’ per eseguire le opere portuali), stretta finora tra le idee del Sindaco ed i paletti posti dal Presidente dell’Authority, non ha ancora redatto e presentato ufficialmente alcun progetto, nei giorni scorsi a Molo Vespucci pare sia stato consegnato un plico con gli elaborati relativi al porto turistico, ribattezzato «Porto Popolare della Frasca».
A quanto pare, si tratterebbe di un’idea molto simile a quella della Compagnia Porto, ma, non appena il progetto sarà pubblicato, ci sarà da verificare un aspetto sostanziale: la localizzazione dell’approdo, che – secondo quanto emerso nell’incontro al Pincio, sarebbe immaginato nella posizione ‘‘originaria’’ più a nord, in mezzo al sito di interesse comunitario, che ora, dopo l’accordo dei giorni scorsi, verrebbe invece soltanto lambito.
La conseguenza di questa sorpresa, in attesa di capire chi ci sia dietro il porto popolare, è che, come previsto dalla legge, l’Autorità Portuale ha avviato l’iter per la pubblicazione del progetto. Nei prossimi giorni dovrà arrivare quello della Compagnia Porto e, trattandosi comunque di due idee concorrenti, si dovrà aprire una conferenza dei servizi in Comune, proprio come è accaduto per il porto storico. Tempo previsto: almeno un anno.


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