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L'era dell'Aquarius rivive tra gli applausi al Traiano

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CIVITAVECCHIA –

 di LUCA GUERINI

Prendete uno strepitoso corpo di ballo, un copione ancora attuale nel tempo della contestazione universitaria, musiche anni’60 adattate ad hoc dalla cantante Elisa e vi sembrerà di essere nell’ Age of Aquarius. Il folto pubblico del teatro Traiano ieri ha avuto la possibilità di respirare nuovamente l’aria sessantottina nel corso del musical Hair presentato dal direttore artistico Pino Quartullo fuori abbonamento. Una scelta risultata vincente vista la grande affluenza registrataHAIR nella struttura comunale. Al centro dello spettacolo le vicende di una tribù hippies di diversa estrazione sociale a contatto con i grandi temi della guerra, della contestazione e dell’amore. Quello che ha funzionato maggiormente della regia di Giampiero Solari è stata la scelta di abbattere la “quarta parete” rendendo l’intera platea palcoscenico delle avventure di Wolf e Berger. Così la truppa di ballerini conquista la sala a suon di applausi e meravigliose coreografie interagendo con il pubblico presente in  divertentissimi sketch. Indubbiamente la cantante Elisa stravolge l’arrangiamento originale con HAIRnuove note e sonorità più moderne ma contemporaneamente strizza l’occhio ad un pubblico più giovane con atmosfere di grande effetto. La storia del ragazzo che amava i Beatles e fu mandato nel Vietnam a sparare ai vietcong colpisce dunque l’esigente platea civitavecchiese grazie ad un perfetto mix di vivacità, spunti di riflessione e interessanti caratterizzazioni dei vari personaggi e di un periodo storico ricco di sfumature.  Strano però che rispetto il film di Forman a morire in guerra non sia il protagonista Berger bensì Claude (che aveva dato fuoco alla cartolina di arruolamento rifiutandosi di partire, ndr), una scelta apparentemente immotivata di cui vorremmo chiedere spiegazioni al regista… Il prossimo appuntamento sarà ora sabato 22 e domenica 23 novembre quando andrà in scena lo spettacolo “La Vedova scaltra” di Carlo Goldoni con la regia di Lina Wertmuller HAIRe la bellissima scenografia di Enrico Job. Lo spettacolo di Flavio Insinna “Senza Swing” sarà invece proposto il week-end successivo.


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