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L'opposizione: «La pirolisi non è la soluzione idonea»

I consiglieri del centrosinistra sono contrari al progetto presentato dalla società Beg in Regione, Provincia e Comune. Puntano piuttosto su una raccolta differenziata spinta a monte e su un sistema di Trattamento Meccanico Biologico per ridurre il quantitativo che arriva in discarica

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CIVITAVECCHIA – «La pirolisi non è la soluzione idonea per il territorio di Civitavecchia». È quanto si legge sul documento redatto dai consiglieri di opposizione al termine del loro incontro di lavoro avvenuto ieri sera, in cui hanno approfondito la problematica dei rifiuti soprattutto in relazione al progetto presentato dalla società Beg in Regione, Provincia e Comune per la costruzione e la gestione di un impianto per il trattamento dell’immondizia.
«Il progetto Beg – precisano dall’opposizione – prevede la realizzazione di un impianto di pirolisi e discarica a servizio per un quantitativo annuo di 160.000 ton/an (estendibili a 250.000), cioè ben oltre quattro volte il quantitativo di rifiuti attualmente prodotto nel territorio di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere. La procedura adottata non è politicamente condivisibile, ma è anche scorretta amministrativamente e totalmente difforme dagli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale contro la termovalorizzazione dei rifiuti ed a favore di una raccolta differenziata spinta». Per i consiglieri del centrosinistra sono molti gli elementi del progetto non condivisi, dal camino di 40 metri di altezza dell’impianto di pirolisi che «implica un processo termico, significa emissioni, costituisce una servitù ulteriore per un’area che dovrebbe smaltire rifiuti per una bacino demografico cinque volte superiore alla somma della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Tolfa ed Allumiere» alla tariffa che sarà applicata in questo impianto che è di 110 euro/tonnellata («Due volte il costo attuale»). Per questi e altri motivi l’opposizione ha espresso «contrarietà non solo al progetto della Beg, che non è affatto corrispondente alle esigenze del territorio, ma anche alla pirolisi stessa e – hanno dichiarato – esprimiamo la volontà di promuovere una raccolta differenziata spinta a monte, puntando al massimo quantitativo di recupero di materia in fase di raccolta, e successivamente ad un sistema Tmb, Trattamento Meccanico Biologico, che permette l’ulteriore trattamento dei rifiuti con un arrivo in discarica dei sovvalli di circa il 25-30% del quantitativo iniziale. Una dimensione del tutto paragonabile al 20% di ceneri della pirolisi, senza però passare attraverso un processo termico, con tanto di emissioni e smaltimento di ceneri».
Un no secco anche all’idea di realizzare una discarica di 800.000 mc: «Non serviranno – hanno concluso i consiglieri di centrosinistra – se è vero che dal 1998 ad oggi Civitavecchia ha utilizzato in tutto 350.000 mc tra corpo A e corpo B, senza alcuna preselezione a monte. Riusciamo a immaginare le dimensioni e l’impatto sul territorio di quattro vasche per 800.000 mc totali».
Adesso sul progetto pirolisi è stata convocata per venerdì mattina la Commissione Ambiente dal presidente Riccardo Sbrozzi di Forza Italia, a cui parteciperanno anche tutti i capigruppo consiliari, l’assessore all’Ambiente Attig e il dirigente responsabile.


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