Manca l’acqua a Scarpatosta per la prima del nuoto <br />
CIVITAVECCHIA – Rimanere senz’acqua per la prima volta del nuoto a Scarpatosta può sembrare un paradosso, ma è proprio quello che è successo questo pomeriggio. Avevamo detto al momento della presentazione della Manifestazione Regionale Estiva che l’appuntamento (la prima assoluta per il nuoto) sarebbe stato un banco di prova per la ricettività dell’impianto considerando che la tregiorni prevedeva un movimento di oltre 2500 persone tra atleti, addetti ai lavori e accompagnatori dopo l’ ‘‘assaggio’’ della Coppa Europa di pentathlon e gli appuntamenti fissi con la pallanuoto. E come accennato l’impianto principe dello sport cittadino, quello per il quale sono stati spesi milioni di euro, ha finito per far fare alla città una pessima figura. Quando infatti attorno alle 17 (un quarto d’ora dopo l’inizio delle gare) lo speaker ha annunciato che non c’era acqua nell’impianto e dunque servizi igienici e docce erano off limits, nell’impianto è calato il gelo. La manifestazione è proseguita regolarmente, ma gli atleti e spettatori hanno cominciato (a ragione) a lamentarsi. Quando ormai la ‘‘frittata era fatta’’ si è tentato di mettere la classica pezza e si è scoperto che il disservizio era stato causato dal fatto che proprio in contemporanea era gara si stava svolgendo un intervento di riparazione su una condotta in un’altra zona della città, ma era stato interrotto il flusso idrico in tutta Civitavecchia. Una casualità, insomma, ma che ha finito per mettere a nudo un altro pastrocchio dello Stadio del Nuoto, che riceve l’acqua solo attraverso le condotte e non ha serbatoi di emergenza. Il disservizio ha infatti creato difficoltà esclusivamente a chi non aveva serbatoi (anche altri impianti sportivi oltre che i cittadini) ma se per un’abitazione può essere un’assenza giustificata per un impianto da sei milioni di euro la cosa appare incredibile. Per la cronaca poco dopo le 18.30 la situazione è tornata gradualmente alla normalità. L’episodio comunque deve far riflettere soprattutto in considerazione del fatto che si continua a parlare dello Stadio del Nuoto in termini Mondiali visto che l’amministrazione comunale ‘‘sbandiera’’ da tempo l’ammissione alla kermesse iridata di Roma del 2009. Alle promesse fatte a cavallo tra l’inaugurazione dello Stadio e le elezioni, non sono seguiti fatti concreti (non si sente più parlare del milione d’euro che dovrebbe arrivare dalla Fin e regna il silenzio anche sulla vasca da riscaldamento da costruire proprio per i Mondiali) ma se il futuro è pieno di incertezze, anche il passato crea sconcerto: la lunga, tormentata ed esosa gestazione dello Stadio del Nuoto espone Civitavecchia a figure di questo genere.