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Ospedale San Giovanni: «La tracheostomia di per sé non è una discriminante»

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CIVITAVECCHIA – «La tracheostomia è ovvio che non può essere una discriminante per l’accettazione dei degenti». Lo fa presente il direttore sanitario dell’ospedale San Giovanni Battista di Roma, al quale la famiglia Galotti si è rivolta per domandare l’accettazione del signor Valentino, necessitante di terapie neuro-motorie. «E’ chiaro però che va considerato il quadro clinico nel suo intero – ha proseguito il dottor Micci – se per esempio dovessero esserci altri fattori in grado di ostacolare il trasferimento del paziente». Attribuisce poi i ritardi alle continue carenze di posti letto, assicurando un intervento immediato, volto a rivalutare il caso specifico e a cercare la soluzione più adeguata.


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