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Servitù militari, il Pincio attribuisce alla giunta Saladini le colpe dei mancati 250 mila euro

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CIVITAVECCHIA – «Usciamo dalla vicenda riguardante le servitù militari, senza duecentomila euro di contributi ma guadagnando porzioni di territorio finalmente libere da ogni vincolo». Questo si legge dal comunicato trasmesso ieri dal Pincio, dopo gli attacchi arrivati da alcune espressioni politiche di minoranza. Dal Comune fanno inoltre sapere che da tempo gli uffici hanno seguito la situazione oggi oggetto di contrapposizione politica, affrontando il tema del bando nel corso di due conferenze dei servizi, avvenute negli scorsi mesi di settembre e ottobre. «E’ in queste occasioni – si legge nella nota – che si è potuto appurare che i decreti di rinnovo delle servitù richiesti dalla Regione, non sono mai stati depositati dall’Autorità Militare. Pertanto, ai sensi della normativa, se da un lato non è stato possibile partecipare al bando, dall’altro la decadenza dai vincoli militari restituirà alla città porzioni di territorio prive di ogni peso e vincolo». Sulla questione è intervenuto Alvaro Balloni (nella foto) «Chi oggi critica quest’Amministrazione – ha dichiarato – dimostra ignoranza e malafede, poiché il bando risale al 2005 e dovrebbe essere stato affrontato nel 2006 da un’Amministrazione che non ha certo brillato per aver prodotto molto di positivo per la città.


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