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Sfida Ciogli-Rossi: ceretani di nuovo alle urne <br />

A Cerveteri si torna a votare domenica 27 e lunedì 28. Il candidato del centrosinistra ha chiuso in vantaggio con il 43%: «Chiediamo fiducia» Il leader del Pdl (39%): «Non c’è stata la tanto pubblicizzata valanga rossa. Illustreremo la bontà del nostro progetto»

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CERVETERI – Guido Rossi e Gino Ciogli protagonisti del ballottaggio ceretano. Nella cittadina etrusca gli elettori dovranno tornare alle urne domenica 27 e lunedì 28 aprile per decidere chi ricoprirà la carica di sindaco della città commissariata dal 29 giugno 2007, giorno della sfiducia a Brazzini. Gino Ciogli, candidato del centrosinistra, ha ottenuto il 43% delle preferenze pari a 9.219 voti, non sufficienti, con la legge elettorale vigente, a decretare la vittoria al primo turno. Guido Rossi esponente di centrodestra, ha ottenuto invece il 38,9% delle preferenze, pari a 8.345 voti. Grande stacco dei leader dei due principali schieramenti rispetto agli altri quattro candidati. Gino Ciogli, esponente politico scelto dalla popolazione il 24 febbraio scorso con il democratico metodo delle primarie, è sostenuto da quattro liste, il Pd, La sinistra arcobaleno, L’Italia dei valori, e Lista civica per Gino Ciogli, candidato anche nel collegio provinciale. «Nonostante il vantaggio del primo turno – commenta Ciogli- il ballottaggio sarà una battaglia difficile. Cominceremo a lavorare da zero per convincere la popolazione del nostro serio impegno nei confronti della città. È nostra premura dare un futuro alla cittadina. Non chiederemo apparentamenti, chiediamo solo fiducia, impegno, e collaborazione dalla popolazione, cambiare Cerveteri insieme si può». Grande successo per la neonata ‘‘lista civica per Gino Ciogli’’ che è risultata essere la terza lista più votata dopo il Pdl e il Pd. Pioggia di voti per il capolista Alessio Pascucci, il consigliere più votato da tutta la città, vanta ben 409 preferenze. «La nostra lista – commenta Pascucci- ha dimostrato di essere determinante per la vittoria del candidato Ciogli, ci metteremo subito a lavorare sodo per il prossimo turno di ballottaggio. Un grande ringraziamento va a tutti i nostri elettori, alla fiducia che ci hanno accordato, il nostro impegno futuro è grande e sentito, siamo orgogliosi del nostro risultato». Guido Rossi, esponente di centrodestra, vanta un passato nell’amministrazione ceretana, è stato infatti primo cittadino dal 16 dicembre 1998 al 22 settembre 2002. Oggi è appoggiato da cinque liste: ‘‘Guido Rossi sindaco’’, ‘‘Per un futuro migliore periferia unita’’, ‘‘La voce dei consumatori’’, ‘‘Il popolo della libertà’’ e ‘‘Forza nuova’’. «Sono molto soddisfatto e ringrazio tutta la mia coalizione e i cittadini. Questi dieci giorni di campagna elettorale saranno durissimi, abbiamo il compito di colmare i vuoti lasciati. Sono felicissimo per il risultato ottenuto da Gabriele Lancianese, Cerveteri ora ha la fortuna di avere alla Provincia un consigliere che ama davvero questo territorio. In questi giorni ragioneremo con i nostri amici esclusi dal ballottaggio, per creare una forza coesa in grado di dare un futuro a Cerveteri». È stata una lunga notte elettorale quella vissuta a piazza Risorgimento nel quartiere generale del Pdl. Un viavai di cittadini hanno affollato il club Monaldi per seguire le proiezioni dei risultati delle amministrative. Tutti intorno al candidato sindaco Guido Rossi che ha partecipato con tutta la sua famiglia alla lunga attesa per l’arrivo dei dati. Solo nelle prime ore della mattina sono arrivati i conteggi definitivi. «Non c’è stata – dice Rossi – la tanto pubblicizzata valanga rossa di Ciogli. Abbiamo il dovere di conquistare il comune di Cerveteri, per garantire alla cittadina il futuro che merita, quel futuro che il mio avversario non è in grado di garantirle. Abbiamo avuto a nostra disposizione pochissimi giorni di campagna elettorale nei quali abbiamo cercato, con l’ausilio di tutte le nostre forze, di far comprendere ai nostri concittadini la bontà di un progetto ambizioso che attraverso i Patti Territoriali e la realizzazione di opere importanti potesse rilanciare lo sviluppo di una città messa in ginocchio».
Stef. Vign.


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