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Tvn, Mazzola accusa il Pdl di aver dato l’ok al carbone

Tarquinia. Dopo un consiglio dell’Agraria infuocato ieri il battibecco si è replicato in Comune Il sindaco ha mostrato la copia della bozza del protocollo d’intesa stilato dal governo nel 2002 alla presenza della Pisana e dei comuni del comprensorio: «È stato firmato da Cristiano Minniti. Ecco chi ha dato l’ok alla centrale»

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MAUROTARQUINIA – Prima all’Agraria, poi in Comune: la riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga nord di Civitavecchia infuoca gli animi a Tarquinia. Lunedì sera si è svolto il consiglio aperto dell’Università Agraria avente ad oggetto la vicenda delle presunte compensazioni, che secondo il movimento dei no coke si sarebbe «conclusa con un ridente sindaco Mazzola pronto ad afferrare 13 milioni di euro». All’ordine del giorno anche tutte le possibili azioni per fermare la centrale di Tvn. Il Comitato dei Cittadini Liberi ha fissato la data del 24 maggio per una grande manifestazione popolare ed è stato chiesto al presidente dell’Agraria Alessandro Antonelli di assumere una netta posizione in merito. Antonelli ha dichiarato il pieno appoggio alla manifestazione, tuttavia sono state rigettate tutte le mozioni presentate dal centrodestra che richiedevano all’Ente un impegno preciso circa il carbone che preoccupa sempre di più gli abitanti della cittadina etrusca. Mozioni che perlatro non potevano essere approvate visto che lo statuto dell’Agraria non prevede approvazioni in seduta aperta. Antonelli ha accusato gli agricoltori presenti di non essere stati partecipi delle battaglie contro il carbone durante gli anni passati. Il consiglio, protrattosi fino a tarda notte, ha visto momenti di vivaci polemiche tra i rappresentanti dell’Agraria e i no coke, e anche tra centrodestra e centrosinistra. Il culmine si è avuto quando, Alessandro Dinelli ha anticipato agli esponenti del Polo che l’amministrazione comunale aveva un documento firmato nel 2002 in cui l’allora amministrazione Giulivi aveva firmato un protocollo d’intesa con l’Enel per la riconversione a carbone». Il documento, ieri mattina, è stato ufficialmente presentato dal sindaco Mazzola nel corso di una conferenza stampa dove il primo cittadino ha dichiarato guerra a tutti coloro che nel 2002, a suo dire, dissero si alla centrale a carbone. «Ricorreremo alla Procura della Repubblica e istituiremo il pool di avvocati ma per perseguitare chi ha detto di al carbone», ha detto un agguerrito sindaco. «Il 19 dicembre del 2002, – ha detto Mazzola – si svolse a Roma la riunione indetta dal sottosegretario alle Attività produttive (governo Berlusconi) Mario Valducci, a cui parteciparono l’Enel, la Regione Lazio, la provincia di Roma, i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa e Tarquinia rappresentata dall’allora consigliere di maggioranza Cristiano Minniti. L’oggetto dell’incontro fu molto semplice: l’esame del protocollo d’intesa sul progetto dell’Enel produzione di trasformazione a carbone di TVN. Era in quel momento che si dovevano organizzare manifestazioni contro la riconversione, in quanto si era ancora in tempo per fermarla. Invece, il protocollo sarebbe stato firmato da Cristiano Minniti». Il cosigliere in questione ha prontamente smentito la firma. La polemica è subito montata: durante la conferenza stampa di ieri alcuni esponenti del Pdl, Annarita Camillucci e Stefano Zacchini hanno chiesto di poter prendere parte alla conferenza. «Non ci è stato permesso di intervenire», hanno commentato i due esponenti del Pdl – Siamo venuti per controbbattere quel documento che non è stato firmato né tantomeno approvato dal consiglio comunale».
La rabbia di Mazzola scaturisce anche dalla richiesta di sei consiglieri di indire un consiglio comunale aperto. Ma Mazzola insiste: «Minniti e l’amministrazione Giulivi hanno dato parere positivo alla riconversione dell’impianto di Civitavecchia. Già si parlava di compensazione», (Ale.Ro.)


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