«Si prendessero le loro colpe»
di RICCARDO VALENTINI
«Non ci sto a passare per la causa di tutti i mali, le colpe se le prendessero loro». Parola di Stefano Ferretti. L’ex mister del Civitavecchia Calcio non ha digerito le accuse di patron Folgori che nei giorni scorsi aveva parlato non solo di esonero per l’allenatore ma anche di una richiesta di risarcimento danni per il concitato pre partita Anziolavinio-Civitavecchia, quando il tecnico si era presentato comunque all’appuntamento nonostante fosse stato esonerato la sera precedente.
«Da professionista quale sono – afferma Stefano Ferretti – posso muovermi solamente sulla base di carte scritte e atti ufficiali. Ho ricevuto la comunicazione di essere stato sospeso a tempo indeterminato dall’incarico di allenatore del Civitavecchia Calcio solamente domenica al pranzo con la squadra, quando Luca Petrini, allora presidente in carica del club, mi ha presentato un foglio scritto su carta intestata della società, con timbro e firma del presidente. Fino a quel momento era inevitabile che mi comportassi da allenatore del Civitavecchia e quindi che mi presentassi all’appuntamento. E’ assolutamente falso poi che io abbia spinto i miei collaboratori a non andare in panchina: sono adulti e responsabili delle azioni che ritengono più opportune. E’ anche falso che io abbia sobillato i calciatori a forme di protesta: semplicemente ho provato a gestire finchè è stato possibile una situazione ai limiti del sopportabile: i calciatori non hanno digerito di essesi decurtati lo stipendio del 30-40% circa in cambio di una puntualità nei pagamenti che poi non c’è stata. A quel punto era difficile anche trovare i soldi per mettere benzina per venire al campo». In conclusione una staffilata alla dirigenza: «Non ci sto a passare per capro espiatorio – afferma Ferretti – il patron è poco lucido, parlasse meno e ragionasse di più. Io ho fatto il mio dovere dal primo all’ultimo giorno, è un peccato perchè la squadra e la città di Civitavecchia non meritano tutto questo».
Poche parole ma condivise per lo staff di Ferretti, il secondo allenatore Alessandro Giangirolami e il preparatore atletico Giuseppe Giubilei: «Abbiamo scelto di non andare con la squadra nel match con l’Anziolavinio – affermano all’unisono i due – perchè non abbiamo condiviso i modi con il quale Ferretti è stato esonerato: non si cambia allenatore a un’ora da una partita così importante. Facendo parte del suo staff siamo stati solidali con lui e non siamo andati in panchina ma sia chiaro, la nostra è stata una scelta libera da condizionamenti esterni».