Adornato: ''Gruppo e pubblico la nostra forza''
CIVITAVECCHIA – Un gol.. e mezzo hanno fruttato al Civitavecchia sei punti pesantissimi. Fabio Adornato ha messo lo zampino su entrambi propiziando con un gran diagonale l’ autogol di Celli nel turno infrasettimanale col Fregene e poi realizzando la rete della vittoria nello scontro diretto di Pomezia. E’ il nerazzurro del momento, ma pur essendo tra i volti nuovi della squadra dimostra un grande senso di appartenenza al gruppo.
Allora come sta vivendo questo momento?
«Personalmente molto bene, ma la cosa che più conta è che il mio lavoro sia utile alla squadra».
Ed infatti ha messo lo zampino sugli ultimi sei punti.
«Chi segna non fa altro che capitalizzare il lavoro di tutta la squadra ed è capitato a me, come a diversi compagni. Stiamo attraverso un ottimo momento ed i risultati ne sono la testimonianza».
Sinceramente si aspettava un Civitavecchia così competivo quando ha accettato l’offerta della società?
«Il progetto era ambizioso, poi quando sono arrivato ho trovato grande professionalità ed una rosa all’altezza delle situazione».
Ottima tecnica, precise geometrie e grande duittilità: abbiamo visto questo di Adornato, cosa dobbiamo aspettarci ancora ed è contento di come la sta utilizzando Caputo?
«Con il mister mi trovo benissimo e anche con i nuovi compagni mi sono integrato prestissimo. Sono un centrocampista più portato alla costruzione, ma anche in media in Eccellenza ho sempre segnato quei 5-6 gol a stagione che non sono pochi per chi gioca nella mia posizione. Mi sono adattato da seconda punta, ma per questa squadra farei di tutto».
La classifica dice che il duello per la serie D è tra Civitavecchia e Aprilia. La missione è possibile?
«Abbiamo visto all’opera l’Aprilia solo nello scontro diretto e non ci è sembrata di un altro pianeta. Forse individualmente ha qualcosa più di noi, ma sul piano del gioco e con la compattezza del gruppo possiamo giocarci le nostre chance. Senza considerare che noi abbiamo un’arma in più: il pubblico. Ho girato tante città, ho giocato in tante piazze, ma sensazioni così non le avevo mai provate. Queste persone fanno centinaia di chilometri per incitarci, sono sempre al nostro fianco e non possiamo deluderle».