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Casetta rosa, spunta nuovo muro: &egrave; mistero <br />

S. Marinella. Dopo anni di attesa è stato ripristinato il manufatto di confine con gli uffici municipali Per eseguire i lavori, alcuni anche all’interno della proprietà comunale, non sono stati esposti i cartelli con i nomi dei responsabili Non sarebbe stato rispettato neanche il vincolo per gli edifici in stile liberty del litorale. Lo scorso anno due casi analoghi

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di CRISTIANO A. DEGNI

SANTA MARINELLA – Finalmente e dopo anni di attesa il muro confinario della ‘‘Casetta rosa’’, l’edificio sul lungomare che ospita alcuni uffici comunali, è stato ricostruito, dopo la demolizione del fatiscente tratto che in attesa del parere della Sovrintendenza, era stato soltanto puntellato. E’ bastata un’ordinanza della polizia locale a risolvere il problema che si trascinava da anni. Sorprende comunque che per eseguire i lavori, alcuni fatti all’interno della proprietà comunale, non sia stato nemmeno apposto il prescritto cartello che deve elencare i responsabili dei lavori nonché le autorizzazioni. Sorprende anche come il manufatto sia stato realizzato senza tener conto del precedente aspetto, come appunto il vincolo che è imposto su tutte le costruzioni di stile liberty del litorale cittadino. Se le prescrizioni non fossero rispettate, il fatto potrebbe ripetersi. E proprio dentro una proprietà comunale. Il caso è peraltro già accaduto un anno fa, mettendo in primo piano il contenzioso generato dalla costruzione di un muro a ridosso del mare. Proprio per la difformità tra il muro esistente e quello ricostruito furono costretti ad intervenire i carabinieri. Un altro caso risale all’inizio dello scorso anno, e riguarda i lavori eseguiti per bonificare i parcheggi di via Rucellai, proprio a due passi dall’ufficio del sindaco, immediatamente bloccati perché non in regola con tutte le autorizzazioni del caso. Nessuno tra i tanti impiegati e funzionari che pur transitavano davanti al cantiere quotidianamente si era mai posto la domanda sulla regolarità dei lavori. A spiegare l’arcano, anche in quel caso, furono i carabinieri di Civitavecchia. Adesso si tratta di risolvere quest’ultimo mistero, la cui evidenza è sotto gli occhi di tutti.


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