Civitavecchia, attento agli ex
CIVITAVECCHIA – Due pericolosi ex sulla strada del Civitavecchia. Metabolizzato il pari al Fattori col Divino Amore, i nerazzurri hanno ripreso ad allenarsi con grinta e determinazione in vista della sfida interna con il Ladispoli. Un’altra gara carica di insidie contro un avversario impelagato nella lotta per non retrocedere, ma decisamente in crescita, tanto da aver messo nel carniere quattro punti nelle ultime due gare. Progressi che sono coincisi con l’arrivo dei primi rinforzi, tra i quali Andrea Maisto e Fabio Paolini, che si sono ritrovati a Ladispoli dopo l’esperienza nerazzurra. Particolare il caso di Maisto, che riaffronta a distanza di poche settimana la squadra della sua città nuovamente da ex, visto che in questa stagione ha già sfidato il Civitavecchia con la maglia del Fregene. «Sono andato via – spiega Maisto – perchè il mister mi stava concedendo sempre meno spazio. Lo scorso anno avevo contribuito con tanti gol alla salvezza, poi quest’anno ho giocato in pratica quattro partite su otto, andando a segno due volte, eppure nelle gerarchie di Fasciani ero finito dietro ad un altro compagno di reparto. Ho trovato un bell’ambiente a Ladispoli – aggiunge – non ho faticato ad inserirmi nel gruppo e sono rimasto piacevolmente sorpreso dai metodi di lavoro di mister Ugo Fronti: un vero e proprio maestro di calcio». Riguardo la sfida di domenica al Fattori l’attaccante rossoblu ci va con i piedi di piombo, senza celare troppo le sue emozioni: «Ladispoli e Civitavecchia, hanno potenziali completamente diversi: noi siamo una squadra giovanissimi, i nerazzurri sono attrezzati per un campionato di vertice. Il pronostico pende dalla parte dei padroni di casa, ma faremo di tutto per muovere ancora la classifica. Personalmente – aggiunge – vivo questa sfida in maniera particolare: quando giocavo a Fregene affrontavo i miei ex compagni, questa volta giocheremo nello stadio della mia mia città e per me non potrà essere una partita come le altre». In occasione del precedente confronto da ex Maisto non ci aveva voluto svelare se in caso di gol avrebbe esultato: «Ho scheggiato un palo quindi dovete rimanere col dubbio anche se confesso che porto grande rispetto per il Civitavecchia e soprattutto per i suoi tifosi». Se il compito di Maisto sarà quello di far gol (magari uno pesante come quello col Marta di domenica scorsa a Paolini spetterà la direzione della difesa: «Ci aspetta una gara molto difficile – afferma l’esperto giocatore – la classifica del Civitavecchia non è certo bugiarda e rispecchia i valori anche per quel che riguarda le rivali dei nerazzurri. Noi ovviamente paghiamo qualcosa sul piano tecnico, ma anche su quello dell’esperienza visto che la nostra è una squadra giovanissima, ma abbiamo intenzione di fare tutto il possibile per non uscire dal Fattori a mani vuote». Paolini a 38 anni non ha perso la voglia di giocare e in molti si chiedono perchè non sia rimasto a Civitavecchia. «Il mio lavoro mi permette di allenarmi con la squadra solo dal giovedì e questo ha pregiudicato la mia permanenza in nerazzurro secondo i nuovi programmi. Sinceramente aspettavo una telefonata che non è arrivata, ma nessun rancorae della squadra della mia città voglio ricordare la splendida cavalcata dall’Eccellenza alla serie D, categoria che con qualche ritocco potevamo conservare e lo splendido rapporto che si era creato con i compagni, con i quali si è costruito un rapporto straordinario. D’altronde è questo che mi spinge ancora a scendere in campo: cerco ancora di divertirmi e essere d’aiuto ai ragazzi più giovani in un ambiente sereno. Proprio per questo ho lasciato Canino, dove avevo seguito Legittimo, ma poi presto si è compreso che non c’erano i presupposti per andare avanti». Maisto e Paolini, insomma misurano le parole ma non pongono limiti al Ladispoli, animati dalla speranza comune a tutti gli ex di farsi rimpiangere.
A PROPOSITO DI EX – L’ex di lusso di Civitavecchia-Ladispoli, ovvero mister Ugo Fronti, sceglie invece la via del silenzio. Da oltre un mese ci ha fatto sapere attraverso l’addetto stampa rossoblu Maurizio Urso non rilascia dichiarazioni e non ha voluto rompere il silenzio neppure in questa occasione. Facile immaginare che anche per lui, come per Paolini e Maisto, non sarà una sfida come le altre. Di fronte avrà il suo allievo Paolo Caputo, giocatore chiave del suo Civitavecchia negli anni d’oro , quelli a cui legato lo splendido ricordo del popolo nerazzurro.