Civitavecchiese a Pisoniano con la condanna a vincere
La partita della vita. La Civitavecchiese si presenta a Pisoniano con un solo risultato a sua disposizione, spinta dalla disperazione che in queste situazioni rappresenta un’arma a doppio taglio. I nerazzurri possono solo vincere per riaprire i giochi salvezza, visto che si trovano a quattro giornate dalla fine a cinque punti di distacco dal terz’ultimo posto, occupato proprio dal Pisoniano, ed ultimo valido per accedere ai play out per rimanere in serie D. La squadra di Paolo Caputo arriva a questo importante appuntamento senza lo squalificato Cassese con Boriello infortunato (come il lungodegente Pacenza) e Loiseaux in forte dubbio, ma l’emergenza non è una novità per il mister ed il suo staff tecnico, visto che dall’inizio dall’avventura tra i Dilettanti non ha avuto mai l’imbarazzo della scelta. Ciò che preoccupa è semmai la tenuta psicologica della squadra, che non solo deve fare i conti con la pressione del dover vincere a tutti i costi, ma anche con una situazione societaria che non li aiutati ad arrivare a questa sfida così importante con la giusta tranquillità. Venerdì, prima della rifinitura, il presidente Vespignani ha avuto un colloquio con la squadra. Una lunga chiacchierata, qualche promessa, ma nulla di più, nulla soprattutto di quello che si aspettavano i giocatori. Il loro comportamento è stato ancora una volta esemplare. Tutti regolarmente in campo ad allenarsi con professionalità e serietà e con quell’entusiasmo di un gruppo, che comunque andrà a finire questa stagione dovrà essere preso come modello per impostare qualsiasi progetto futuro. I giocatori faranno il loro dovere anche a Pisoniano, aspettando che anche la società faccia poi altrettanto. Servirà come detto vincere e sull’impegno dei nerazzurri siamo pronti a mettere la mano sul fuoco, ma l’incognita è rappresentata da quei limiti tecnici che mantengono la Civitavecchiese in fondo alla classifica del girone G con la matematica e loro voglia di non arrendersi a tenere in vita le speranze. Caputo ha preparato scrupolosamente quella che è la classica sfida da ‘‘dentro o fuori’’, ma ai suoi ha chiesto coraggio e grinta, ma non approssimazione. Il tecnico resta contrario ad un ‘‘attacco alla Garibaldina’’ e la squadra sperimentata in allenamento lo conferma. Fiducia al 4-4-2 con Baroncini tra i pali; Gravina e Paolini (entrambi recuperati dall’infortunio), Della Camera e Poggi da destra a sinistra in difesa. Sulla mediana Bevilacqua affiancherà Macaluso con Lancioni e Trebisondi a sostegno della coppia d’attacco composta da Spirito e Gagliardini.