Civitavecchiese, un ''cappotto'' che scalda l'ambiente
Il ‘‘cappotto’’ subito a Scafati non ha dato il colpo di grazia alla Civitavecchiese, ma è innegabile che un risultato così pesante (6-0) non possa passare inosservato. Al di là dell’indiscutibile valore degli avversari, testimoniato dall’abbondante gap in classifica, e al contempo dalla volontà dei nerazzurri di non rischiare troppo e risparmiare energie e cartellini in vista del delicato rush finale, vedere una delle difese più forti del girone G di serie D capitolare così, ha fatto un certo effetto. I soliti ‘‘maligni’’ sono arrivati addirittura ad ipotizzare ad un messaggio lanciato dalla squadra, forse turbata dalla telenovela societaria e dall’assenza di chiarezza degli ultimi giorni. Tutte ipotesi, senza conferme ufficiali, ma con il sospetto che oggi alla ripresa degli allenamenti al riparo da occhi indiscreti si possano scambiare quattro chiacchiere negli spogliatoi. D’altronde al pari della situazione di classifica, la situazione è rimasta immutata anche per quel che concerne il passaggio di testimone da Vespignani ai fratelli Pomponi. Se il primo si è rifugiato nel «no comment» i suoi probabili successori attraverso il loro portavoce Dario Brugnoli hanno solo aggiunto che: «si sta studiando la formula per il passaggio di consegne». Queste di ore? Forse di giorni… anche se il protrarsi della trattativa ne evoca altre passate risolte con un nulla di fatto. E intanto si scopre che gli juniores nazionali non si sono presentati sabato ad Alghero. Anche qui i soliti ‘‘maligni’’ parlano di problemi economici, ma il presidente smentisce: «un disguido tecnico, non ci sono assolutamente problemi in quel senso e non capisco perché vengono fatte girare delle notizie insensate». C’è qualcuno insomma che vuole intorbidire le acque, ma onestamente di chiaro c’è sempre di meno, esclusa la voglia del gruppo di raggiungere il traguardo salvezza.