De Mattias, il Pincio tenta la mediazione
Genitori sul piede di guerra. All’istituto Maria De Mattias di piazza Verdi la situazione si fa via via più critica, con la possibilità di chiusura del ciclo delle elementari e di quello delle medie che si potrebbe concretizzare da un momento all’altro. E non sono solo i professori o le suore Adoratrici del Sangue di Cristo ad essere preoccupate per questa eventualità, lo sono anche i genitori dei tanti alunni che non sanno ancora non certezza cosa accadrà nei prossimi mesi. D’altronde non riescono a parlare con nessuno, nè a chiedere spiegazioni. «Abbiamo provato più volte a cercare la responsabile di tutta questa situazione – hanno spiegato – ma Sr. Sandra Paolacci, la referente provinciale, sembra essere attualmente in Bolivia. La religiosa che la sostituisce è sempre irreperibile e noi siamo confinati in questo limbo, senza riuscire a sapere che ne sarà dei nostri figli». Eppure si sta parlando della chiusura di un istituto storico cittadino, che ha formato centinaia di ragazzi ed altrettanti maestri e professori, come ha sottolineato anche il sindaco Saladini. «La chiusura rappresenterebbe un sensibile impoverimento del panorama didattico cittadino e diminuirebbe l’importanza che da sempre ha contraddistinto a Civitavecchia le scuole gestite da ordini religiosi nel contesto sociale della nostra città – ha spiegato – verrebbe meno un sicuro punto di riferimento per numerosissime famiglie e per molte giovanissime generazioni. Senza trascurare poi le gravi ripercussioni che si avrebbero nel campo occupazionale». E mentre i genitori si chiedono come sia possibile che una decisione del genere sia stata calata dall’alto senza prima un minimo di concertazione anche con le stesse suore, con le insegnanti, con la città, il Primo Cittadino ha promesso che in questi giorni l’Amministrazione Comunale si adopererà per trovare con le Suore una soluzione che eviti definitivamente la chiusura dell’Istituto.