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Etm pronta a gestire la Civitavecchia-Orte

L’azienda disposta anche a co-finanziare il progetto investendo 10 milioni di euro. Renda: «Non possiamo perdere questa occasione»

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di GIANTELEMACO PERTICARA’

Oltre gli autobus ed i pullman di linea anche i treni: per il ripristino della linea ferroviaria Civitavecchia Orte scende in campo anche l’Etm. L’azienda cittadina guidata da Salvatore Andrea Renda, infatti, si è resa disponibile su due diversi versanti. Da un lato si propone come gestore della linea che andrebbe a rilanciare il territorio, dall’altro potrebbe valutare l’ipotesi di un eventuale cofinanziamento dell’investimento di 124 milioni di euro della Regione Lazio. Un progetto ambizioso quello della municipalizzata che per ora è stato suggerito, con una nota inviata nei giorni scorsi, al Ministro dei Trasporti Bianchi, ai Presidenti della Regione Lazio, Provincia di Roma e di Viterbo, rispettivamente Marrazzo, Gasbarra e Mazzoli e al commissario straordinario del Comune Giovanna Iurato. «Non possiamo perdere una simile occasione – ha infatti spiegato Renda – la Regione Lazio ha acquistato i sedimi dell’intera ferrovia ma si sta cercando chi poi andrà a gestire il collegamento. Noi diamo la nostra disponibilità, in un’ottica di collegamento turistico e commerciale». Si tratta infatti di un collegamento fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio, di un’infrastruttura che andrebbe a collegare anche il porto di Civitavecchia con quelli dell’Adriatico, senza dimenticare il filo diretto che si creerebbe con la città di Terni. «L’evoluzione dei rapporti commerciali sta da qualche anno ridisegnando le principali direttrici del commercio internazionale – ha aggiunto Renda – e Civitavecchia potrebbe offrirsi come porto di riferimento per tutti i vettori che collegano i mercati orientali con i tradizionali scali europei maggiormente attrezzati. Forti dell’ottimo risultato nel campo turistico abbiamo avviato un piano di investimento finalizzato all’attivazione di servizi di trasporto merci e connessi alla logistica, con l’eventuale gestione della tratta ferroviaria». Inoltre, sulla base di un’attenta analisi della sostenibilità finanziaria ed economica dell’intervento, Etm ha sviluppato anche l’ipotesi progettuale di partecipare direttamente al finanziamento di una parte dell’opera, almeno fino a dieci milioni di euro. Questo però soltanto con una conseguente concessione pluriennale della tratta da parte della Regione Lazio che potrebbe garantire il rientro dell’investimento e la redditività dell’iniziativa.


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