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Etruria: "L'acconto è la prima rata 2007"

L'Azienda chiarisce i termini della nuova voce sulle fatture dei rifiuti. L’ad Casini: «Nessun ulteriore aumento. L’anticipo serve a recuperare il deficit 2005». Discarica, presentato il piano per conferire a Fosso Crepacuore fino a dicembre.  

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CONFERENZAAcconto come prima rata. Così dovranno leggere i cittadini la tariffa rifiuti appena recapitata. A spiegarlo nel dettaglio l’amministratore delegato di Etruria Servizi Marco Casini il quale ha chiarito che è stata usata la terminologia acconto unicamente per un fatto di forma, non avendo il Comune ancora deliberato la tariffa. «Attendendo, ci saremmo trovati come lo scorso anno – ha confermato – con la I rata a giugno e la II dopo soli tre mesi. E intanto l’Azienda rimaneva senza soldi, e non può permetterselo». È vero infatti che Etruria, a fronte di un disavanzo di 3 milioni di euro a chiusura del 2005, ha registrato al 31 dicembre scorso un utile di bilancio, esiguo, di circa 35 mila euro. Ma è altrettanto vero che è in piedi un programma di risanamento che la vede impegnata su più fronti, dalla riduzione dei costi al recupero delle morosità. Certo è che l’importo della tariffa complessiva è lo stesso pagato dal singolo cittadino lo scorso anno senza aumenti ma, allo stesso tempo, senza alcuna riduzione. «Questo perché – ha aggiunto Casini – è compresa ancora una percentuale utile a risanare il deficit della gestione 2005, e che comprende anche lo smaltimento fuori città, che con il solo aumento dello scorso anno non siamo riusciti a coprire». E a proposito di discariche Fosso del Prete sarà utilizzabile fino a fine maggio, poi sarà necessario rimodellarne il profilo per arrivare almeno a dicembre. Piano peraltro già presentato in Regione e in attesa di essere approvato. La conferma dell’aumento straordinario della tariffa deliberato nel 2006, come spiegato poi dal commissario del Pincio Iurato risulta in conformità alle indicazioni fornite dalla Corte dei Conti che però ha sferzato un duro colpo al Pincio, bocciando la ricapitalizzazione dell’Azienda. «Fino al 2005 c’era un situazione critica – ha aggiunto -n oggi sembra migliorata. In considerazione della mancata opportunità di ricapitalizzare Etruria ci impegneremo a presentare un piano industriale triennale che individui i percorsi di uscita verso la stabilità economica della società».


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