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Fare la spesa è sempre più caro: nuova stangata anche in città

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BARSi prospetta un autunno amaro anche in città. Il ciclone del caro prezzi non tralascerà certo le case delle famiglie civitavecchiesi che sulle tavole troveranno soltanto parecchi rincari. E sarà maggiormente sentita questa ondata di aumenti se si pensa che andranno ad interssare quelli che sono definiti beni di prima necessità, dal pane al latte, fino al caffè. Passando però anche per servizi spesso necessari come i trasporti in treno o in autobus. Aumenti sensibili che gli italiani hanno trovato al rientro dalle vacenze, confermati da diversi operatori in città. «Basti pensare – ha spiegato Marco Spinelli, dell’omonimo panificio di via Traiana – che da un mese a questa parte la mozzarella è aumentata di 50 centesimi a livello di produzione, dopo l’incremento di luglio già del 30%. Noi finora abbiamo cercato di non aumentare i prezzi dall’entrata in vigore dell’euro ma ormai, se le materie prime, a partire dalla farina, aumentano così dobbiamo adeguarci anche noi. Speriamo di riuscire a contenere questi aumenti, non superando il 20%, perchè siamo consapevoli che vendiamo un prodotto, il pane, che quotidianamente è sulle tavole delle famiglie». E se un litro di latte oggi è arrivato a costare 1.45 euro a fronte dell’1.25 euro dello scorso anno, una tazzina di caffè potrà anche arrivare ad essere pagata 1 euro, a fronte degli attuali 70-80 centesimi. I rincari non dovrebbero interessare la frutta, almeno non quella di stagione che invece subisce i mutamenti del clima. Lo hanno spiegato gli ambulanti di piazza Regina Margherita che, prendendo in considerazione un chilo di mele comprato all’ingrosso a 60-75 centesimi e venduto poi tra i 90 centesimi e 1.15 euro, chiariscono che i prezzi sono costanti ormai da anni. Stessa cosa non si può dire dei trasporti, voce che incide molto sui bilanci familiari e che non accenna a diminuire, anzi si prospetta un ulteriore aumento del 4o%. Dallo scorso anno un biglietto del treno Civitavecchia-Roma Termini è passato da 4.10 euro a 4.50 euro; da 3.10 euro a 3.90 euro se si sceglie di viaggiare con l’autobus Cotral. Senza contare poi l’acqua o la spazzatura: una vera e propria stangata che, a fine anno, si farà sentire nella tasche dei cittadini.


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