Hospice, finanziamenti a rischio
L’hospice oncologico è a rischio. A lanciare l’allarme è l’ex capogruppo di Rifondazione Gino De Paolis, secondo il quale la vicenda legata alla struttura sanitaria, la cui realizzazione è stata finanziata dalla Regione Lazio su proposta del consigliere Enrico Luciani, rischia di non vedere mai la luce, se il Comune non dovesse scegliere al più presto l’area sulla quale dovrà essere edificato. «La Pisana ha fatto la sua parte – ricorda De Paolis – stanziando 300 mila euro lo scorso anno ed altrettanti nel 2007. Soldi che però rischiano di non essere spesi, perché il commissario Di Caprio prima ed il sindaco Saladini poi, al di là delle tante promesse, non hanno ancora provveduto a segnalare un’area idonea a far sorgere questo importante presidio». La vicenda hospice era finita già tempo fa al centro delle cronache cittadine, anche perché la struttura si sarebbe dovuta realizzare nell’area antistante l’ospedale San Paolo, sulla quale però era allo studio anche un progetto per la costruzione di decine di villette a schiera, già pervenuto, come aveva ammesso l’allora assessore Tomassini, all’Ufficio Urbanistico del Comune. Quella location sarebbe stata in realtà gradita anche all’Adamo, l’associazione di assistenza ai malati oncologici che ha richiesto la struttura, per la sua vicinanza al nosocomio cittadino e la facilità di collegamento con l’autostrada, ma dal Pincio non è mai arrivato l’ok. In compenso le proposte, sempre informali, si sono moltiplicate ed alcune di queste, sottolinea l’ex consigliere, «riguardano aree lontane, come quelle interessate dai PRUSST, nei quali è difficile inserire una struttura particolare come l’hospice oncologico. In ogni caso l’onorevole Enrico Luciani ha fissato un incontro con il commissario Iurato, dalla quale ci attendiamo risposte concrete, perché attendere fino alle elezioni potrebbe significare il definanziamento dell’opera. Tutti sanno – conclude De Paolis – quanto bisogno ci sia di una struttura del genere, e la città non può certo permettersi di perdere questa occasione».