Il baby Ferri assapora la serie B col Mantova
Alessandro Ferri si affaccia nel calcio che conta. Il promettente difensore civitavecchiese (classe ‘88) è infatti entrato nel gruppo della prima squadra del Mantova, compagine che in serie B, è diventata ormai una delle realtà migliori e peraltro con una campagna acquisti importante ed un tecnico di esperienza come Attilio Tesser, si candida ad un ruolo da protagonista nel torneo cadetto. Ferri ha disputato le prime due settimane di ritiro a Brentonico con la prima squadra più i cinque giorni di pre-raduno in sede e da lunedì si è aggregato alla squadra Primavera, con la quale è ancora in quota per questa stagione.
Allora come è stata questa esperienza con la prima squadra?
«Direi davvero molto bella. Ho assaporato il calcio ‘‘vero’’ stando per tanti giorni 24 ore su 24 in un ambiente professionistico. Sono tanti anni che faccio parte di club importanti (Alessandro è cresciuto nel settore giovanile della Roma e poi è passato al Verona prima che al Mantova, ndr), ma questa esperienza è stata oltre che bella ed affacinante, anche utile al mio processo di crescita».
Quale rapporto si è creato con i nuovi compagni?
«Non sono stato trattatto come una mascotte e lo stesso è capitato ai miei coetani aggregati con la prima squadra. I senatori hanno però facilitato il nostro inserimento nel gruppo e soprattutto Notari e Sacchetti per quello che mi riguarda mi hanno dato preziosi consigli quando eravamo in campo».
Mister Tesser le ha dato spazio durante le amichevoli, come si aspetta per il campionato.
«Non mi faccio illusioni: il Mantova ha una difesa molto competitiva con tanti giocatori bravi. Io darò il massimo per cercare di farmi trovare sempre pronto e sfruttare le occasioni si arriveranno».
Un modo per conquistare la fiducia di Tesser sarà farsi notare con la Primavera.
«Tengo molto a far bene in questo campionato, che quest’anno con la variazione dei gironi ci metterà di fronte nuove formazioni, tra le quale anche la Juve. Credo che sarà una bella ‘‘palestra’’ anche se a gennaio se mi verrà proposto di andare in prestito in C per ‘‘farmi le ossa’’ accetterei perchè sarebbe un’altra occasione per crescere, migliorare e assecondare la possibilità che il mio sogni si avveri».