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Il ministro Bianchi: &laquo;Porti, Civitavecchia esempio da seguire&raquo; <br /><br />

Arriva l'annuncio di un progetto per la riduzione del numero di autorità portuali. Nella riforma che dovrà essere varata dal Governo previsto l’accorpamento degli enti minori per creare realtà regionali. Il network con Fiumicino e Gaeta ha fatto da apripista alla futura riforma

Arriva l'annuncio di un progetto per la riduzione del numero di autorità portuali. Nella riforma che dovrà essere varata dal Governo previsto l’accorpamento degli enti minori per creare realtà regionali. Il network con Fiumicino e Gaeta ha fatto da apripista alla futura riforma

ALESSANDRO«Quello del Network di Civitavecchia è un esempio da seguire per la razionalizzazione delle Autorità Portuali». È questa la sostanza di un’intervista rilasciata dal Ministro dei Traporti Alessandro Bianchi al Sole 24 Ore. Al quotidiano di Confindustria Bianchi rivela infatti come il governo sia al lavoro per varare al più presto una riforma che porti alla riduzione del numero delle Authority (che ad oggi sono 25), con la conseguenza che le più grandi dovranno assumere un respiro regionale, mentre quelle dei porti minori saranno raggruppate sotto un unico organo decisionale. La motivazione, ha detto Bianchi, è che «occorre ragionare non sui singoli scali, ma sui sistemi portuali». Iniziativa rispetto alla quale il network del Lazio ha già fatto da apristrada, visto che a Molo Vespucci fanno capo anche i porti di Fiumicino e Gaeta. Un sostanziale riconoscimento dunque della bontà della rete fortemente voluta soprattutto dall’allora presidente e attuale commissario dell’Authority Gianni Moscherini, il quale ha sempre difeso la capacità del network regionale di «fare sistema», sostenendo da subito la necessità di pensare la portualità nel suo complesso, come già avviene nelle più importanti realtà del mondo, e non come insieme frastagliato di piccole realtà a sé stanti, schiacciate dai grandi scali e incapaci per questo di intercettare finanziamenti sia pubblici che privati.
Civitavecchia dunque ancora una volta si conferma l’esempio da seguire, almeno nel competitivo terreno dei trasporti e della logistica, dove a dare ragione alla visione dell’attuale dirigenza pensano soprattutto i numeri. Numeri che, stando alle parole di Bianchi, nemmeno la politica intende disconoscere.

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