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''Il Partito Democratico, una scelta indispensabile per il centro sinistra''

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«Quella di dar vita al Partito Democratico è una scelta indispensabile anche per il centro sinistra cittadino, che al momento non è nelle condizioni di fare opposizione».
È un’analisi spietata, quella fatta da Nicola Porro (affiancato dal consigliere Roberto Cosimi e dalla giovane Carolina Gruner) in merito alla situazione della coalizione della quale è divenuto leader dopo la sconfitta elettorale. «Quanto accaduto anche in queste ultime settimane no fa che mettere a nudo le difficoltà della coalizione – spiega Porro – che oggi conta su 12 consiglieri, appartenenti a ben 9 partiti, ed è chiaro che in queste condizioni non siamo nelle condizioni di fare opposizione, soprattutto davanti ad una maggioranza che con spregiudicatezza fa campagna acquisti. Eppure di una opposizione vera, con un quadro politico “semplificato”, ci sarebbe bisogno per contrastare il leaderismo del Sindaco e la sostanziale riduzione della politica ad amministrazione e conseguentemente dell’amministrazione a scambio politico». Porro critica quindi anche la maggioranza, accusata di debolezza davanti ad un sindaco «che ha inaugurato un nuovo modello di trasformismo, che per la prima volta diventa elettorale ed include chi dice di voler “vivere e morire con il cuore a destra” e chi afferma invece che quella per Moscherini è una “scelta di sinistra”». Stesse critiche Porro le riserva alla vicenda dei Riformisti, definita «molto triste, perché non appena si è cominciato a distribuire gli incarichi, i malumori sono esplosi. E così vediamo i 4 esponenti di un partito dal 3 per cento, probabilmente il 3 per cento meglio retribuito in Italia, almeno sul piano dell’attribuzione di posti, che si espellono tra loro, pur giurando tutti fedeltà al sindaco, colui cioè che detiene le risorse». Da qui l’esigenza del Partito Democratico, «che però può essere realizzato solo attraverso un percorso – ha detto Porro – che non si concluda con la sommatoria della solita nomenclatura politica, ma che deve coinvolgere anche quella parte “altruista” della città che è scesa in campo alle scorse elezioni e soprattutto portare ad un ricambio della classe politica. Persino la destra si è sottoposta a questo passaggio, anche se in una direzione che noi non condividiamo, che è quello del depotenziamento della politica, al punto che per assurdo, la vittoria di quello schieramento è dipesa proprio dalla crisi morale della destra». Qualche parole il leader dell’opposizione la spende poi per annunciare il proprio appoggio alla candidatura di Walter Veltroni e parlare del futuro della lista che porta il suo nome. «Abbiamo sempre detto – afferma – che quella della Lista Porro è un’esperienza da ritenere biodegradabile e dunque ogni consigliere è libero di scegliere se aderire o meno al Partito Democratico. Registro che al momento è questa la linea prevalente, ma mi auguro che non vada dispersa soprattutto la risorsa dell’associazione Città di Leandro che alla Lista Porro ha fatto da incubatore». Più articolato invece il rapporto con gli alleati. «Quello che denuncia il segretario socialista Flamini è un problema reale – ammette il leader del centro sinistra – con una Margherita chiusa per lutto e i Ds che solo ora hanno un segretario. Inoltre stando così le cose proprio in virtù dei rapporti tra le varie forze politiche, rischiamo di creare le correnti, ancora prima di aver fatto il Partito. Noi non ammettiamo che ciascuno si crei la propria roccaforte, la propria area di influenza: il processo di aggregazione deve essere libero da condizionamenti ed è per questo che sono e rimango un fautore delle primarie, come metodo, anche se nel mio caso non è stato possibile applicarlo, per mancanza di tempo. Ai partiti, e soprattutto a Ds e Margherita spetta ora la responsabilità di superare le divisioni interne, se non si vuole che il Partito Democratico parta con un handicap».
È infine intervenuto anche il consigliere Roberto Cosimi, che ha evidenziato la necessità che nella politica si arrivi ad un radicale cambiamento nella politica soprattutto in favore dei giovani, che, ha detto Cosimi «chiedono soprattutto rispetto da parte nostra». Il consigliere ha infine precisato che la Lista Porro non farà un’opposizione preconcetta. «Noi – ha detto – siamo qui per governare, per quanto di nostra competenza, la città. Per cui non chiediamo che il sindaco se ne vada, a patto che dia chiari segnali di trasparenza nella gestione della cosa pubblica».


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