La Civitavecchiese non risorge neppure a Venafro
Non vince, non segna, ma continua a sperare. Il campionato di serie D è giunto alla 24esima giornata e con la sconfitta per 1-0 a Venafro la Civitavecchiese ha ”centrato” il tredicesimo ko stagionale e nella casella della vittoria ci sono appena tre successi (tra l’altro uno è arrivato a tavolino). Per non parlare dell’astinenza offensiva con una squadra che ha messo a segno appena 18 gol e tra l’altro nel girone di ritorno ha segnato solo un gol in sei match disputati, fermando con il centro di Gagliardini al Fattori con il Tivoli un digiuno di circa 400 minuti. Nonostante questo in casa nerazzurra, pur non regnando certo l’ottimismo, ogni dopo partita è ormai diventato un rituale scandito dalle recriminazioni e poi dall’amarezza fino a che non arrivano i risultati dagli altri campi. Così si apprende che l’Anziolavinio ha perso 4-1 col Guidonia e quindi rimane in compagnia della Civitavecchiese all’ultimo posto e che al Pisoniano non è riuscito il colpo a Campobasso e dunque le lunghezze di ritardo dalla zona play out restano tre. Tutte le altre, invece, muovono la classifica e danno segni di vita, ma questo ai nerazzurri poco importa perché la corsa si fa sul terz’ultimo posto, l’ultimo valido per accedere agli spareggi salvezza, che è appunto occupato dal Pisoniano. Tecnicamente l’aggancio resta possibile, ma ciò che non convince è proprio questo ristagno. Le motivazioni certo non mancano, Caputo in questo è un maestro e la squadra in effetti in campo lotta con foga ed ardore. Sta di fatto però che i risultati non arrivano ed anche in Molise si è ripetuto il copione di un film già visto: Civitavecchiese in emergenza, sorprese nella formazione (con il buon debutto del baby Andreassi ed il ripescaggio di Trebisondi), poi tante occasioni sprecate, il gol beffa dei padroni di casa ed il disperato quanto inutile forcing finale della Civitavecchiese. Quante volte abbiamo visto e raccontato una gara del genere? La storia si ripete e di giornata in giornata le speranze di restare in serie D ci sembrano sempre più fioche, anche se Caputo e soci di miracoli ne sanno qualcosa.