La storia di Francesca, uccisa dall'indifferenza
Qualche giorno fa, esattamente il 19/04/2007, è morta a Civitavecchia una giovane donna di 39 anni invalida al 70% malata di cuore ed
asmatica. Francesca questo è il nome della giovane donna, viveva in un seminterrato sulle cui pareti oltre alla muffa è presente amianto, ed
inoltre a lei che la vita non aveva certo sorriso, le erano stati tolti 4 figli perché Francesca non era una madre in grado di dare amore. I
servizi sociali a cui Francesca si era rivolta le avevano detto che la sua situazione non era allarmante e infatti nella graduatoria per l’
assegnazione delle case popolari poteva attendere e continuare a vivere con l’amianto. Inoltre le assistenti sociali oltre ad avergli tolto i
suoi figli facendola vivere nel rimorso più grande, le avevano negato anche la possibilità di avere un accompagno, una persona che potesse
starle accanto per darle un pò di conforto, e in tutto questo degrado Francesca doveva vivere con 250 EURO di pensione al mese: con cui
doveva mangiarci, pagare le bollette, comprarsi le medicine e se riusciva anche vestirsi. Vani erano stati i tentativi per migliorare la
sua condizione di vita finchè un giorno Francesca ammalatasi gravemente se ne è andata nell’indifferenza e nel silenzio in cui viveva,
togliendo un peso a quella società che non l’aveva mai considerata. Ho deciso di portare alla luce questo fatto così degradante perché ritengo opportuno che tutti si rendano conto di come questa società uccide i più deboli, nessuno l’ ha aiutata forse perché era inutile ?
Sinceramente non so darmi una risposta, ma allora io che ho 25 anni e che ho vissuto in prima persona questo spiacevole evento: in cosa devo credere? Forse in quelle istituzioni che l’hanno lasciata morire e che mi hanno tolto una grande amica!? Invito tutti a riflettere perché è
certo che non tutti abbiamo gli stessi diritti, questa è l’epoca del benessere e quindi è consentito vivere dignitosamente solo a persone
ricche e potenti e invece le persone come Francesca devono soccombere a questa triste fine….
Claudia Arconi