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Lettera aperta al direttore della Asl Vt per "omessa trasparenza"

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Luigi Daga (Tarquinia) 

 

Ho avuto l’opportunità di conoscere le richieste di accesso ai documenti amministrativi della ASL effettuata dalla CODACONS alla ASL di Viterbo e la risposta del direttore generale che sostiene “come disposto dalla legge 241/90 art. 22, il diritto di accesso va riconosciuto a chi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti.” La legge 241/90 all’art. 1 stabilisce:” L’ attività amministrativa è retta da criteri di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza. I soggetti privati preposti all’esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto di questi criteri.” L’ art. 22 stabilisce il diritto d’accesso agli interessati “intendendo per interessati tutti i soggetti privati e quelli portatori di interessi pubblici o diffusi che abbiano un interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata.” “L’accesso ai documenti – prosegue l’art. 22 – attese le sue finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione, l’imparzialità e la trasparenza per garantire i diritti civili e sociali, ai sensi dell’ art. 117 della Costituzione che, come deve sapere un direttore generale, è la legge primaria e fondamentale della Repubblica Italiana. L’art. 24 stabilisce invece che il diritto d’accesso è escluso per i segreti di Stato, nei procedimenti tributari e di ordine pubblico e investigativo, quando tratti della vita privata e della riservatezza di persone fisiche ecc. Posso garantire che nessuno dei documenti richiesti rientra in questa fattispecie. Che il CODACONS sia soggetto privato portatore di interessi pubblici e diffusi e che tuteli giuridicamente i cittadini consumatori è noto a tutti e tale dovrebbe essere anche a chi riveste un ruolo non comune, al massimo livello di  responsabilità come un Direttore Generale della ASL. Quest’ultimo dovrebbe invece rispettare le leggi regionali, (e mi risulta che lei sia inadempiente) come la L.R. 28 Dicembre 2006 n, 27 che recita testualmente: “Ai sensi della legge 7 Agosto 1990 n, 241 e successive modifiche, i direttori generali degli enti del servizio sanitario regionale,sono tenuti a trasmettere al portale della Regione tutti gli atti esecutivi adottati nell’esercizio delle proprie funzioni, classificati per oggetto, per l’acquisizione di personale a tempo determinato ed indeterminato, tutte le deliberazioni per le convenzioni sanitarie e non, tutte le deliberazioni e determinazioni delle gare d’appalto per l’acquisizione di beni e servizi e tutti i provvedimenti che instaurano rapporti in regime di convenzione.” Tutti gli atti trasmessi sono inseriti, in maniera ordinata, sul portale della Regione, entro e non oltre il termine di 10 giorni”. Ci può dire Sig. Direttore Generale quando questi dati sono stati trasmessi? Perchè non lo fa? Mi consenta Sig. Direttore di farle rilevare che lei è entrato in contraddizione con sé stesso perchè quale primo firmatario di un documento firmato da 250 dirigenti e dipendenti della ASL di Viterbo ha sottoscritto un documento “Democratici per Veltroni” in cui invita a votare il 14 Ottobre 2007 per una corrente del Partito democratico “per riaffermare la dimensione etica dell’azione politica ed amministrativa”. Quanto ci sia di etico, nell’utilizzo di un incarico pubblico e di una struttura sanitaria per il rafforzamento elettorale di una corrente di partito, lo lascio al giudizio degli altri che, oltre a lei mi leggono. Ancor più se in lista c’è la consorte (con la lettera minuscola). Nel messaggio agli elettori, con tanto di fac- simile, lei dice di più. “Nel complesso mondo della Sanità, gli aderenti a questa lista saranno il veicolo dei principi di trasparenza, rispetto delle regole per il rinnovato patto tra cittadini ed istituzioni”. Mi faccia finire qui. Suvvia, consegni quei documenti al CODACONS: si convinca che non può negarli a partiti, sindacati, associazioni di cittadini. Non ci faccia pensare a male. In fin dei conti lei non dovrebbe avere nulla da nascondere, e comunque nessuna norma lo vieta.
Cordialità

P.S.: A proposito, mi permetta un ultimo consiglio. In un sito internet sono inseriti i nominativi degli iscritti alla Massoneria compare un nominativo: Aloisio Giuseppe Maria, medico, nato a Viterbo il 23/09/1950. Sono certo trattasi di omonimia o di un errore o di un tentativo di discredito per il Direttore ed anche per i cattolici praticanti ed osservanti, di cui lei è sicuramente tra i più prestigiosi esponenti della Tuscia, nonchè della corrente TEODEM del Partito Democratico. Pretenda la cancellazione o la specificazione che non si tratta di lei ed eventualmente pretenda le scuse, anche se alla Massoneria sono iscritte alcune persone sicuramente perbene alcuni giorni fa un noto Arcivescovo, a chi gli chiedeva consiglio sulla doppia appartenenza alla Chiesa e alla Massoneria, rispondeva che non si possono servire contemporaneamente due padroni, se l’uno è in contrasto con l’altro come lo è la Massoneria contro la Chiesa. Sono incompatibili

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